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Il basket vola in tv grazie a Criscitiello

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di Giorgio Bellocci Se non esistesse Michele Criscitiello dovrebbero inventarlo. Certo, il direttore di Sportitalia e deus ex machina del network è personaggio che divide; ha un carattere molto assertivo, un ego di notevoli proporzioni, ed è molto diretto.   Rispetto ad altre figure con quelle caratteristiche, che animano i talk e in genere il chiacchiericcio sui media, Criscitiello non cerca mai però lo scontro fine a se stesso, e soprattutto non esce mai dal seminato del suo settore. Anche nell’utilizzo dei social. Dunque è molto diverso da Giuseppe Cruciani, Vittorio Sgarbi, Giuliano Ferrara, Oliviero Toscani, e tanti altri presenzialisti …incazzosi.  E’ evidente poi che la stragrande maggioranza dei colleghi giornalisti e degli addetti ai lavori del mondo sportivo (agenti, atleti, coach, dirigenti, ecc.) lo stimino alla grande. Sempre a loro agio nei talk da lui condotti con il bravo Alfredo Pedullà.  Chi lo adora senza se e senza ma è sicuramente l’ampio zoccolo duro degli amanti di basket : da quando Sportitalia è rinata grazie all’intervento finanziario di Tarak Ben Ammar e all’iper-attivismo di Criscitiello sono stati trasmessi tutti i playoff dell’ultimo campionato spagnolo, molte amichevoli della nazionale italiana e soprattutto ben 76 gare dei Mondiali in Spagna attualmente in corso! Una manna da non crederci… Il giorno che la Federazione italiana pallacanestro si siederà a un tavolo con Criscitiello per discutere di diritti del campionato italiano il tormentone sulla qualità del basket in tv troverà finalmente pace! Anche perché il livello delle riprese e della competenza dei cronisti è eccellente.

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