Nella complicata vicenda dei diritti tv del calcio italiano si registrano nuovi tentativi di riavvicinamento tra le squadre di serie A e quelle di B. Il motivo della discussione gira intorno a quel 10% che la serie maggiore dovrebbe passare alla cadetta in virtù della “mutualità”. Il presidente della Lega Calcio (serie A e B) Antonio Matarrese fa sapere che “sono tutti una grande famiglia” mentre il ministro dello Sport Giovanna Melandri dice: “Il consiglio dei Ministri (con la nuova legge sui diritti tv, ndr) ridurrà la distanza tra società ricche e povere. Si introduce inoltre un meccanismo di valorizzazione complessiva del prodotto calcio italiano e si destina una quota importante di risorse ai giovani, ai vivai e al territorio”. In attesa del voto finale della legge in Parlamento, la sensazione è che il fischio finale sia ancora molto lontano.
Il calcio in tv tiene ancora lontane serie A e B

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