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Il cloud di Interoute atterra a Milano

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Le aziende italiane apprezzano sempre più le funzionalità e i vantaggi del cloud computing. Per soddisfare la domanda crescente,  Interoute ha deciso di aprire un nuovo virtual data centre (il suo sesto) a Milano . La compagnia britannica, proprietaria di una vasta rete paneuropea e di una piattaforma di servizi internazionali, d’ora in poi offrirà ai clienti nostrani la possibilità di aprire il proprio archivio virtuale posizionando i dati sul territorio nazionale. Ciascun utente potrà costruire da sé la propria offerta attraverso il sito  Cloudstore.interoute.com , decidendo tempi di fruizione, locazione e gestione di memoria del proprio data base virtuale, accessibile ovunque via web ed esportabile anche negli altri virtual data centre dell’operatore, a Londra, Parigi, Amsterdan, Berlino e Ginevra.  “Il centro dati virtuale di Interoute costituisce un’alternativa strategica a molte infrastrutture edificate senza tener conto di aspetti quali sicurezza, disponibilità delle informazioni, velocità di controllo, costi in termini di manodopera e consumi energetici e senza aver chiare le normative” , ha detto Matthew Finnie, cto della società. L’offerta non prevede costi per l’utilizzo della rete in fibra , poiché l’azienda anglosassone possiede tutta l’infrastruttura (edificata a inizio secolo) e vuole promuovere un sistema completo in cui il cliente crea il proprio centro dati pagando per l’effettivo sfruttamento dello spazio virtuale (pubblico, privato o ibrido), gestendo e muovendo le informazioni necessarie anche al di fuori dei confini italiani, grazie agli altri snodi europei della rete.  Questo sistema, secondo Interoute, dovrebbe favorire le piccole e medie imprese italiane , che negli ultimi mesi hanno cominciato un rapido e massiccio adeguamento tecnologico, rinunciando spesso alle canoniche infrastrutture interne (meccaniche) per scegliere operatori esterni (magari virtuali), alla ricerca di flessibilità e sicurezza. Il mercato di settore è in forte sviluppo e, nonostante l’immagine di nazione poco informatizzata, lo Stivale è uno dei Paesi più attivi nella svolta verso i servizi virtuali. Non a caso, nel fatturato cloud di Interoute l’Italia vale il 37% del totale. Milano si è meritata il suo virtual data centre.

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