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Il dialetto di Venezia fa il giro del mondo con Cassandra Clare

Il dialetto di Venezia nel romanzo di Cassandra Clare - ph. Dascanfe

Il dialetto di Venezia nel romanzo di Cassandra Clare - ph. Dascanfe

Esce anche in Italia “Lo Scudo del Principe”, il nuovo libro dell’autrice americana da milioni di copie. Questa volta anche un luogo misterioso dove si parla come sul Canal Grande

C’è un luogo misterioso in cui si parla dialetto veneziano e in cui si svolgono alcune delle vicende de Lo Scudo del Principe, il nuovo romanzo dell’autrice Cassandra Clare, divenuta celebre per la fortunata saga urban fantasy Shadowhunters. I libri usciti in precedenza sono già passati per l’adattamento cinematografico e televisivo. Il nuovo volume, invece, ha già ricevuto i complimenti dei colleghi scrittori Holly Black e George R.R. Martin.

Pubblicato in Italia da Mondadori nella traduzione di Roberta Maresca e Alessandra Roccato, il volume inaugura una dilogia incentrata sulla figura di Kel, bambino orfano prelevato da una casa-famiglia affinché diventi la controfigura dell’erede al trono del regno in cui vive. Kel cresce accanto al principe ereditario come se fosse un fratello, costantemente addestrato, però, a morire al suo posto.

La storia beneficia di un profondo studio condotto dalla scrittrice su testi scientifici e letteratura di viaggio, ma anche di un’importante ricerca linguistica. Alcuni personaggi dello Scudo del principe si esprimono in occitano, lingua che si parla in Francia, Spagna e Italia, soprattutto in 14 valli fra Torino e Cuneo; altri parlano invece in veneziano e sono gli abitanti del regno di Sarthe, confinante con il regno di Castellane in cui vive Kel, appunto.

Per la traduzione dall’inglese alle altre lingue presenti nel testo Clare si è rivolta a un’associazione internazionale di appassionati di lingue artificiali, la Language Creation Society. a compiere materialmente la traduzione è stato Francesco Bravin. socio della LCS.

di Daniela Faggion

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