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Il fondo statunitense KKR presenta un’offerta per TIM sul 100% delle azioni

Borsa

Il fondo statunitense KKR ha presentato un’offerta per acquisire il 100% delle azioni di Tim. Il socio di maggioranza dell’azienda di telecomunicazioni è Vivendi, società francese guidata da Vincent Bolloré. La manifestazione di interesse da parte del fondo americano è “amichevole” e non vincolante. Il prezzo proposto per le azioni si attesta sui 0,50 euro.

Il fondo statunitense vuole il 100% delle azioni

Al momento il costo di ogni azione di Tim è di 0,35 euro. L’offerta di KKR è di 0,50 euro per azione. In questo modo l’azienda di telecomunicazioni verrebbe valutata 11 miliardi di euro, il 60% in più del suo valore attuale. Vivendi, che detiene il 24% della società si è detta per nulla propensa alla vendita. Inoltre l’azienda francese di Vincent Bolloré pensa che dietro questa offerta ci sia la mano di Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato di Tim. Il CEO infatti è sotto accusa a causa della cattiva gestione dell’azienda negli ultimi tempi. Ora la parola spetta al cda che si riunisce venerdì prossimo, 26 novembre.

Il Governo: costituito un gruppo di lavoro

Domenica 21 novembre il ministero dell’Economia ha pubblicato un comunicato nel quale sostiene che l’interesse dei soggetti esteri a fare investimenti in importanti aziende italiane è una notizia positiva per il Paese. Il governo ha inoltre annunciato la costituzione di un «Gruppo di lavoro» che comprende il ministro dell’Economia, Daniele Franco, l’amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Dario Scannapieco, e il direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera. 

PNRR e “Golden Power”

Il primo obiettivo del Governo è di comprendere meglio quali siano le intenzioni di KKR e come eventuali cambiamenti di proprietà potrebbero influire sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che ha una parte consistente legata al miglioramento del digitale in Italia con il completamento e il potenziamento delle reti esistenti. Nel caso in cui le condizioni non si rivelassero vantaggiose per il nostro paese, il governo potrebbe imporre il cosiddetto “Golden Power”, l’insieme di norme e leggi che consentono di impedire acquisizioni di società di interesse strategico per l’Italia da parte di aziende straniere.

Il fondo KKR

KKR è un fondo d’investimento che esiste dalla metà degli anni Settanta e si è specializzato nell’acquisto di società, solitamente molto indebitate, tramite prestiti forniti dalle banche, che ricevono come garanzia i beni della stessa azienda che costituisce l’obiettivo dell’operazione finanziaria. Il fondo americano era già presente in Italia con la partecipazione in FiberCop, azienda incaricata dello sviluppo e della posa dei collegamenti in fibra o rame, come secondo azionista con il 37,5%.

di Alessandro Bonsi

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