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Il Garante regolamenta lo spam

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No allo spam, sì a offerte commerciali rispettose dei consumatori. Il Garante per la protezione dei dati personali si appresta a pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento generale sullo spam nel quale si parla di offerte commerciali a utenti di social network o di servizi di messaggistica previo consenso, di e-mail e sms indesiderati e di maggiori controlli da parte di chi commissiona le campagne promozionali. Misure per premiare le giuste proposte commerciali e punire quelle troppo invasive, che spesso parlano la lingua delle tecnologie informatiche. Le nuove Linee guida definiscono un primo quadro unitario di misure e accorgimenti utili sia alle imprese che vogliono avviare campagne per pubblicizzare prodotti e servizi, sia a quanti desiderano difendersi dall’invadenza di chi utilizza senza il loro consenso recapiti e informazioni personali per tempestarli di pubblicità. Una particolare attenzione è stata posta dall’Autorità sulle nuove frontiere, come il social-spamming o certe irritanti pratiche di marketing virale che possono comportare modalità sempre più insidiose e invasive della sfera personale. Il testo approvato il 4 luglio e presto vigente è molto lungo e dettagliato: definisce i contorni dello spam, i principi di correttezza, finalità, proporzionalità e necessità del trattamento dati, la titolarità di questo trattamento e anche le sanzioni per chi sgarra . 

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