Site icon Telepress

Il Made in Italy vola in tavola all’estero, ma il miele soffre

spaghetti

spaghetti

L’Italia raggiunge l’autosufficienza alimentare con un export a +12% che supera le importazioni, secondo dati Coldiretti presentati a Cibus 2021. Meno bene la produzione di miele in calo del 25%.
 
Coldiretti la definisce una svolta patriottica. L’Italia raggiunge l’autosufficienza alimentare per la prima volta nella storia recente, con un aumento pari al 7,6% degli acquisti di prodotti Made in Italy corrispondenti a 8,4 miliardi di euro. L’export di prodotti alimentari del Belpaese ha raggiunto nel primo semestre 2021 il record di 24,81 miliardi di euro (+12% sul 2020) superando le importazioni dall’estero ferme sui 22,95 miliardi. 
 

COSA DICE L’INDAGINE COLDIRETTI

E’ quanto emerge da un’analisi presentata da Coldiretti a Cibus 2021, il salone di riferimento del settore agroalimentare che si è appena concluso a Parma, sulla base di dati dell’Osservatorio Nielsen Immagino. Sempre secondo il rapporto, la tendenza registrata nell’anno della pandemia è stata rafforzata dal fatto che nei supermercati e ipermercati italiani ci sono oltre 9.200 prodotti food&beverage che segnalano in etichetta la regione da cui provengono, o indicazioni geografiche di origine come Docg, Dop, Doc, Igp e Igt. Un paniere che è stato protagonista di un aumento del +6,4% delle vendite nel 2020. Il trend è stato alimentato inoltre da circa 30 milioni di italiani che hanno fatto la spesa dal contadino almeno una volta al mese. E’ anche record del biologico che ha toccato i 3,3 miliardi di euro di consumi nel 2020. 

 

I DEFICIT PRODUTTIVI DA MIGLIORARE

All’entusiasmo per questo risultato si accompagna però anche la consapevolezza di dover colmare alcuni importanti deficit produttivi in molti settori, come quello della carne, esclusa quella di pollo, del latte, dei cereali e così via. “Occorre cogliere le opportunità offerte dal Pnrr con la digitalizzazione delle aree rurali, recupero terreni abbandonati, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua e produrre energia pulita, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori produttivi deficitari previsti nei progetti strategici elaborati dalla Coldiretti insieme a Filiera Italia per la crescita sostenibile a beneficio del sistema Paese”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “L’emergenza globale provocata dalla pandemia ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza”, ha proseguito Prandini aggiungendo che l’idea di filiera sostenibile di Coldiretti guarda al futuro non solo creando valore economico, ma guardando anche alla sua distribuzione e alla capacità di restituire valori positivi, sotto il profilo ambientale, sociale, territoriale.

 

UNA SORPRESA “AMARA”: ADDIO A 1 VASO DI MIELE SU 4

Non solo buone notizie per l’agroalimentare, purtroppo. Da un’altra indagine di Coldiretti realizzata tramite la banca dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) gli eventi climatici estremi che hanno interessato il nostro Paese quest’anno avrebbero provocato danni ingenti sulla vita delle api e quindi sulla produzione di miele. Nel 2021 diciamo addio a un vaso di miele Made in Italy su quattro a causa della diminuzione di circa il 25% della produzione. Un raccolto che sarà probabilmente ben al di sotto dei 15 milioni di chili, tra i più bassi degli ultimi decenni. In altre parole circa la metà del miele venduto in Italia quest’anno proviene dall’estero.
 

LA PRODUZIONE DI MIELE IN ITALIA

Eppure in Italia – precisa la Coldiretti – esistono più di 60 varietà di miele a seconda del tipo di “pascolo” delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino. Secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del rapporto dell’Osservatorio nazionale miele in Italia ci sono 1,6 milioni di alveari curati da circa 70mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono per l’autoconsumo.
di Valentina Colombo
Exit mobile version