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Il mondo visto dalle app

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Le vendite delle app distribuite tramite App Store e Google Play sono cresciute di 2,3 volte nel 2013 , mentre i ricavi consentiti dagli annunci pubblicitari presenti all’interno di queste app sono cresciuti del 60% nel corso dell’ultimo anno. Una crescita notevole, che supera quella dei ricavi degli annunci visualizzati attraverso browser web su dispositivo mobile (50%) e quella dei ricavi degli annunci visualizzati da browser web su pc (10%). Secondo i dati pubblicati da Idc e AppAnnie, circa il 40% degli sviluppatori integra ormai annunci pubblicitari all’interno delle proprie applicazioni. La parte del leone la fa ovviamente il gaming, soprattutto grazie al modello free-to-play. Nell’ultimo anno oltre la metà degli sviluppatori che produce app rivolte ai consumatori e non al settore business ha guadagnato meno di mille euro, il 17% tra i mille e i 5mila euro, l’11% dai 5 ai 10mila euro, il 14% tra i 10 e i 50mila euro, solo il 7% più di 50mila euro: sono alcuni dati forniti dal Politecnico di Milano. Un quadro che, a fronte di una miriade di sviluppatori, software house, content provider, fa capire come solo una piccola percentuale di start-up ha realmente successo economico. Questo il quadro economico che fa da sfondo a un elemento non più nuovo nel panorama tecnologico. Panorama che appare il più vasto e variegati possibile. Un vero e proprio camice bianco virtuale: Helthbook monitorerà e gestirà lo stato di salute dell’utente. Si potrà controllare il battito cardiaco, la respirazione, la misurazione del tasso glicemico, l’idratazione, la pressione del sangue, l’attività fisica, il sonno, la frequenza respiratoria, la saturazione dell’ossigeno e il peso. La nuova applicazione, che funzionerà con il nuovo sistema operativo iOs 8, riunirà tutte le applicazioni già disponibili e permetterà di gestire in modo globale l’intero stato di salute. Una sorta di cartella clinica sempre disponibile e aggiornabile. Il medico virtuale, sempre disponibile su ‘Ipad o Iphone, potrà aiutare anche a ritornare in forma o a migliorare le proprie performance sportive. Infatti sarà possibile ricevere e registrare il numero dei passi, i chilometri percorsi e le calorie consumate, così da avere un quadro completo dell’attività fisica svolta. L’Healthbook avrà una scheda particolare denominata Emergency Card, dove saranno memorizzati i dati anagrafici del soggetto e le informazione salva vita importanti in caso d’incidente o d’improvvisa emergenza: quali farmaci si stanno assumendo, il peso, il colore degli occhi, il gruppo sanguigno e se si è donatore di organi. Consiglio dal medico invece permette di fare delle domande a un dottore via chat. Questa applicazione per smartphone e tablet con tecnologia Apple è una vera e propria chat privata che permette di avere 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, un bacino di medici pronti a dare consigli e rispondere a dubbi sulla saluta propria o dei propri cari. L’applicazione, che si può scaricare direttamente da iTunes al prezzo di 0,89 euro, offre un accesso diretto alla comunità medica composta da più di 300 specialisti. Il cliente ha infatti la possibilità di fare una domanda in modo privato, riservato ed anonimo, e ricevere sul proprio telefono i consigli di diversi dottori, a un costo estremamente contenuto. Una volta ricevute le risposte dai medici, i cui profili sono ampiamente recensiti e ogni utente è tenuto a giudicare in modo da rendere sempre più efficace il servizio, si può scegliere se approfondire o meno l’argomento con uno specialista in particolare, richiedendo una chat privata. In questo modo il cliente può avviare, attraverso un sistema di messaggistica, simile a quello abitualmente usato, una chat di 48 ore con l’esperto. Oltre alla possibilità di scambiare messaggi si possono anche inviare e ricevere allegati. Il tutto mantenendo il proprio profilo riservato e anonimo.  Un’app per segnalare nuove perdite di terreno . L’hanno messa a punto i ricercatori dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, in concomitanza con la pubblicazione del loro primo rapporto che ricostruisce l’andamento del consumo del suolo.  L’app chiede, via smarthphone, l’inserimento delle coordinate oltre alle foto che si potranno vedere online sulla mappa dell’Ispra. I dati raccolti potranno essere confrontati con la cartografia dell’istituto per integrare le informazioni telerilevate con altre fonti. C’è poi l’app per gli asociali: si chiama Cloak (mantello), è disponibile gratis per chi ha un iPhone ed evita a chi lo scarica di far incontri sgradevoli. In pratica l’applicazione, lanciata con lo slogan di primo “network asociale ”, si connette ai dati di altre app come Instagram e FourSquare, creando una sorta di mappa di dove si trovano gli individui conosciuti che si vogliono evitare nella vita reale. “Evita ex fidanzati, colleghi e conoscenti che chiacchierano a non finire”, dice la pubblicità di Cloak. Magari ce n’è uno in coda al cinema avanti a noi, oppure sta per entrare proprio nella pasticceria dove pensavamo di passare mezz’ora in compagnia delle amiche. Chi usa Cloak può anche aggiungere una bandierina al nome di persone specifiche: l’app a questo punto segnala automaticamente quando gli individui in questione si avvicinano. Funziona però solo per tracciare i movimenti di chi usa Instagram o Foursquare, quindi la sua utilità è limitata, visto che certamente non sono i social network più diffusi.  Internet e bambini : c’è chi dice sì e c’è chi dice di no, ma l’interazione tra il mondo del web e l’infanzia è ormai un dato di fatto. Le app per bambini spuntano come funghi: sono giochi, strumenti per imparare i versi degli animali o per iniziare a masticare l’inglese; si tratta quindi di applicazioni che si collocano in toto nel mondo dell’infanzia e che stabiliscono implicitamente un rigido spartiacque tra adulti e bambini. Negli ultimi mesi, però, l’Italia ha lanciato alcune app concepite in base a una visione totalmente nuova: si tratta di strumenti concepiti per insegnare ai bambini a capire il mondo degli adulti e a muovere i primi passi nella realtà dei loro genitori. Ecco quindi Vigilandia , la app che insegna ai bambini la segnaletica stradale. Fatto curioso: non nasce in una mecca del traffico come Milano o come Roma, ma a Pavia; la app è infatti stata lanciata proprio dal Comune della città nell’ambito di un progetto che ha portato nelle scuole lo studio della segnaletica stradale e del corretto comportamento da tenere, ad esempio non imbrattando i muri e non commettendo atti di vandalismo. L’app si pone quindi come lo step conclusivo di un progetto educativo a lungo raggio e vissuto in primo luogo dal vivo. Diverse sono le cose per quanto riguarda il portale del Parlamento Italiano intitolato Parlamento dei bambini. In questo caso l’idea di fondo sembra davvero titanica:  spiegare in un linguaggio da bimbi il complesso mondo della politica e dei suoi linguaggi. Corredata da una sorta di dizionario ludico intitolato ParlaWiki, su cui vengono spiegati attraverso immagini termini come deputato, bicameralismo, l’app si propone come uno strumento interattivo, anziché passivamente didascalico, basato sul gioco e sulla partecipazione diretta del bambino. Un esempio? Lo strumento  Facciamo una legge , in cui il bambino viene invitato a presentare una legge e inizia l’iter costruendo in modo personalizzato il suo fumetto come deputato, viaggiando fino a Montecitorio in mongolfiera e proponendo infine una propria legge. La politica non viene sminuita a gioco, quindi, ma viene decodificata e resa fruibile attraverso il linguaggio ludico. Vegani, vegetariani o onnivori, se si è interessati al cibo salutare quasi sicuramente non si acquisterà ogni prodotto messo in bella vista nei supermercati. Molti preferiscono acquistare frutta e verdura solo nel periodo in cui la natura realmente li mette a disposizione dell’uomo: ma come sapere in che stagione dell’anno sono disponibili? Frutta e Verdura di Stagione potrà dare quest’informazione, e non solo, in pochi tap. Lo sviluppatore italiano Federico Paolinelli ha lanciato l’applicazione sul Play Store: in pratica si potrà consultare in pochi semplici tocchi il calendario della frutta e della verdura di stagione. Sarà, dunque, possibile visualizzare l’elenco dei mesi con la frutta e la verdura disponibile in quel periodo. Inoltre, si può scegliere di evidenziare solo la frutta oppure unicamente la verdura ed anche inserire tra i preferiti i prodotti favoriti. Ogni prodotto ha una scheda in cui potrete leggere la sua descrizione, scoprire le sue calorie e anche visualizzare rapidamente i mesi in cui è disponibile. “No time to flirt “, non c’è tempo per corteggiare. L’iperattività e l’ipercontività hanno contagiato anche i rapporti sentimentali. Non si spiega altrimenti il boom delle applicazioni di dating online, che promettono di trovare l’anima gemella o anche solo di passare una notte di sesso, il tutto senza necessità di flirtare o fare la corte. Un business digitale nato appena 10 anni fa negli Stati Uniti e che da noi è cresciuto del 1000% solo nell’ultimo anno. Usare le app per incontrare altri single  regala immediatezza, velocità e un’illusoria sensazione di controllo. Ogni app ha il suo ambiente, la sua netiquette e dunque i suoi fedelissimi. Meetic è il colosso degli incontri online, e ha da poco lanciato la sua versione per cellulare e rivendica con orgoglio il numero dei matrimoni avvenuti grazie ai suoi profili. Completamente diverso è Tinder : l’uso massimo avviene dopo le 22 e la semplicità del sistema è spartana. Una foto, pochissimi dati, la possibilità di scegliere tra una X (lasciamo perdere) o un cuoricino (si può fare) e l’incontro perlopiù sessuale nell’ora successiva. Tanto che negli Usa ‘Tinderslup’ è sinonimo di ragazza facile. A sdoganarlo è stata l’atleta Jamie Andersone, che alle Olimipadi di Sochi ha ammesso: “qui nel villaggio lo usiamo molto tra atleti, altrimenti non ci sarebbe tempo”. E’ proprio questo lo scopo del dating online: risparmiare il tempo e il denaro dei convenevoli, di fiori e cene fuori, e trovare un partner affine per divertirsi senza impegno. C’è poi Zoosok , l’app per gli incontri tra single più famosa all’estero. E poi quelle riservate agli uomini gay ( Grindr ) e alle donne lesbiche ( Brenda ). Se prima questi erano considerato fruitori abituali di sesso mordi e fuggi, una tale diffusione del dating tra gli etero fa cadere questa barriera.

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