di Giorgio Bellocci Cambia il protagonista principale, ma la formula è sempre vincente! Nel prime time del martedì La7 sta infatti programmando gli episodi della quattordicesima serie de L’ispettore Barnaby, fiction inglese di culto che non tradisce mai le attese degli amanti del mystery. A conclusione della penultima stagione si è infatti registrato il passaggio di testimone tra Tom Barnaby (interpretato da John Nettles) e suo cugino John, che può vantare il medesimo cognome e contare sullo stesso team investigativo di chi lo ha preceduto (la caratterizzazione è sostenuta da Neil Dudgeon). Felice anche la riproposta sia di un’ambientazione scevra da cliché in una campagna inglese ben poco rassicurante, sia del versante leggero, con una nuova signora Barnaby subentrata alla moglie di Tom. L’ispettore Barnaby rimane dunque un prodotto veramente speciale, caratterizzato da sceneggiature vivaci, cariche di humour ma anche con un profondo senso del drammatico (come i romanzi di Caroline Graham cui la serie si ispira). Lo scenario raffigurato porta in primo piano sentimenti come l’invidia, la gelosia, l’avidità, e la frustrazione di vivere in località fin troppo tranquille. Raramente si è vista una fiction con in circolo una così massiccia dose di odio e disprezzo che i protagonisti dei singoli episodi si rimpallano vicendevolmente. Odio che aleggia soprattutto all’interno del totem-Famiglia, ambito in cui si consumano i più efferati delitti. Da Shakespeare a Hithckock, passando per Agatha Christie, le lezioni dei grandi non si disperdono mai…
Il nuovo Barnaby a suo agio tra crimini e avidità

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