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Il reality tra i profughi fa già scandalo

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Otto vip, per 24 al giorno davanti alle telecamere, in un luogo estremo. Non è il copione di un normale reality show, ma di The Mission. Il programma andrà in onda sulla Rai da novembre e avrà una location davvero inedita: uno o più campi profughi africani . Immediate le proteste delle organizzazioni non governative che nelle zone di guerra e con i rifugiati lavorano da tempo e nell’indifferenza internazionale. Sono già due le petizioni lanciate online per fermarlo. La prima è quella promossa dalla piattaforma change.org . Forte l’appello lanciato sul sito: ” Firma la petizione per fermare questo scempio che specula sul dolore della gente e spettacolarizza i drammi umani di chi vede ogni giorno negati i propri diritti” . Altrettanto netta la presa di posizione di activism.org : “Riteniamo inaccettabile che la televisione pubblica realizzi questo progetto. Lo sfruttamento della sofferenza cui sono sottoposti i profughi a fini di spettacolo non può essere tollerato ed è per noi motivo di indignazione. Se personaggi come Albano Carrisi hanno bisogno di rispolverare la loro immagine si star ormai un po’ sbiafite, non è certamente questa la soluzione “. Nessuna certezza per adesso sullo staff vip coinvolto nel reality: girano i nomi di Paola Barale , Emanuele Filibertodi Savoia , Michele Cucuzza e Barbara De Rossi , ma manca ancora la conferma. L’unico vip di cui pare sicura la presenza è proprio il contestato Albano . La location della puntata zero sarebbe stata quella del Sudan.  Al centro della bufera anche l’Unhcr e l’Ong Intersos che avrebbero offerto la propria collaborazione alla Rai. 

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