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Il Senato dà l’ok al ddl sui diritti tv del calcio

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Approvato a maggioranza il disegno di legge che delega il governo a revisionare la disciplina dei diritti televisivi delle partite di calcio. Il provvedimento, approvato già dalla Camera, è stato modificato e torna a Montecitorio. Il provvedimento è stato approvato dall’aula con 159 voti favorevoli, 15 contrari, e 104 astenuti . Hanno votato a favore i partiti della maggioranza, An e Forza Italia si sono astenuti e la Lega Nord ha votato contro. Nel testo è stata eliminata la formulazione della singola piattaforma per l’acquisto dei diritti lasciando spazio a poche e limitate eccezioni . Dovranno essere riconosciuti all’Antitrust e all’Agcom poteri di regolamentazione e di vigilanza per garantire la concorrenza del mercato e evitare la formazione di posizioni dominanti. Nel testo, inoltre, misure a favore delle televisioni locali con la possibilità che i diritti acquistati e non utilizzati possano essere rivenduti con sub-licenza alle tv locali, che li potranno acquistare a un prezzo equo. Altre modifiche riguardano un maggiore sostegno ai campionati minori e ai vivai delle squadre di calcio : la Figc avrà la disponibilità dei fondi per il sostegno delle attività giovanili, ai vivai e alla sicurezza negli stadi. I commenti di tre senatori dopo l’approvazione del ddl: “Con il ddl sui diritti televisivi nel calcio si introducono finalmente maggiori ordine e regole certe in un settore delicato e di alto valore di mercato. Il Senato ha confermato il buon impianto generale della legge, in particolare su due assi fondamentali. Il primo riguarda la contrattazione centralizzata dei diritti, che evita una disparità degli accordi tra squadre e broadcaster, e la mutualità della distribuzione dei ricavi dei diritti che mira a riequilibrare le risorse economiche del campionato. Il secondo punto qualificante sono le misure che impediscono la costituzione di qualsiasi monopolio tra gli operatori televisivi”. ( Graziano Mazzarello, senatore dell’ Ulivo ) “Questa approvazione è un passaggio di speranza per il futuro dello sport e del calcio. Non si può fare finta che gli eventi che da maggio del 2006 si sono succeduti e hanno portato al commissariamento della FIGC siano stati superati con una bacchetta magica. Certo il ruolo del commissario è stato importante per imprimere una svolta nei comportamenti del panorama calcistico, tanto più di fronte al riesplodere della violenza, ma resta ancora molto da fare”. ( Marco Pecoraro Scanio, senatore dei Verdi ) “Un buon testo ma resta inaccettabile il ricorso del governo alla legge delega per regolare una materia così delicata che coinvolge tutto il mondo dello sport, non solo le grandi società, come dimostra l’emendamento di An approvato dall’aula che consentirà con i proventi dei diritti tv del calcio di finanziare altre discipline sportive”. ( Alessio Butti, senatore An )

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