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Il Tabloidgate alle prime sentenze: Brooks assolta, Coulson colpevole

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Vengono al pettine i nodi del Tabloidgate , lo scandalo che nel 2011 colpì News Corporation, gruppo editoriale di Rupert Murdoch, accusato da più parti di aver utilizzato pratiche illegali (intercettazioni, pedinamenti, corruzione di ufficiali di polizia) per ottenere notizie in esclusiva su politici, uomini di sport, spettacolo e protagonisti della cronaca nera britannica. L’indagine ha provacato quasi immediatamente la chiusra di  News of the World , il tabloid più venduto del Regno Unito, ma l’inchiesta ha toccato anche The Sun e altre testate di News Corp., con il coinvolgimento diretto di Rebekah Brooks, uno dei massimi dirigenti della compagnia ed ex direttore di NotW al tempo dei fatti, e Andy Coulson , editor dello stesso giornale dal 2003 al 2007 e poi p ortavoce del primo ministro David Cameron. La prima è stata assolta per non aver commesso atti illegali, anche se era a conoscenza di alcune pratiche scorrette adottate dai giornalisti negli anni della sua direzione; il secondo, invece, è stato giudicato colpevole in quanto ha partecipato attivamente alla pianificazione delle intercettazioni. Brooks aveva lasciato il ruolo di direttore generale di News International, holding che controlla News Corp., per volere del secondo azionista della società, mentre Coulson aveva dato le dimissioni dal ruolo di addetto media di Downing Street non appena il suo nome era stato iscritto all’elenco degli indagati. Lo scandalo ha coinvolto anche alcuni esponenti (di tutti i ranghi) di Scotland Yard e della polizia britannica, e al riguardo ci sono state diverse udienze parlamentari in cui hanno prestato testimonianza anche Rupert e James Murdoch.

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