È un mercato nero fatto di faccine, ma spesso dietro non c’è nessuno. Solo algoritmi e software, nel migliore dei casi utenti più o meno consapevoli. Dietro al balzo di follower di personaggi o aziende su Twitter o di “Mi piace” sulle fan page su Facebook, spesso ci sono servizi ad hoc che, nonostante le policy dei social network lo vietino, permettono di aumentare a dismisura il numero di contatti . Un numero rivendibile in termini di presunta autorevolezza, ma sostanzialmente vuoto. ” Ieri ho comprato 50mila finti follower su Twitter a 20 dollari. Sono passato da 4mila a 58mila in pochi giorni ” racconta Marco Camisani Calzolari , docente di comunicazione digitale e linguaggi digitali all’Università Iulm di Milano. Il messaggio, scritto e molto commentato su Facebook, solleva il velo sulla miriade di siti che offre amici virtuali a pagamento. Si possono comprare a blocchi di migliaia, oppure scegliendo un incremento periodico. Dietro però non c’è nemmeno l’utente.
Il web è un mercato di fan e follower

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