Site icon Telepress

Impasse Agcom, Autorità senza consiglio

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

C’è confusione in casa Agcom. Il consiglio di amministrazione dell’Autorità per le comunicazioni ha esaurito il proprio mandato e ora si accende la lotta per i nuovi candidati.    Agcom ha un ruolo centrale (economico ma anche politico) per lo sviluppo di tutte le strutture di telecomunicazione , dalle reti telefoniche al web, passando per le frequenze televisive. Per questo motivo, lo stallo sulle nuove nomine preoccupa gli addetti ai lavori e non solo. Il Consiglio di Stato ha ribadito che gli organi dell’Autorità possono giovarsi di una proroga di 60 giorni dalla scadenza del mandato per terminare le attività più importanti e poi essere sostituiti dai nuovi componenti.    Non vi saranno deroghe e anzi viene ricordato il ruolo di servizio pubblico di Agcom : “E’ sufficiente una lettura anche superficiale delle competenze elencate per ricavarne il ruolo assolutamente centrale dell’Autorità nell’organizzazione di un servizio pubblico essenziale” , scrive il Consiglio di Stato, intimando quindi il cambio di guardia e minacciando sanzioni in caso di ritardi. Un ruolo centrale nella nomina del prossimo cda Agcom l’avrà il Parlamento: gli otto membri devono infatti essere avallati da Camera e Senato (quattro ciascuno), così come il presidente.   La lotta per il controllo di un organismo che decide le sorti (e gestisce i finanziamenti) della banda larga, delle reti mobile e delle piattaforme digitali è solo all’inizio. C’è da scommetterci.  

Exit mobile version