Site icon Telepress

In Italia ChatGPT genera proposta di legge per auto-regolamentarsi

ChatGPT ha scritto una proposta di legge per regolamentare l’intelligenza artificiale dopo l’intervento del garante per la privacy.

La provocazione è stata lanciata da un consigliere regionale del PD in Lombardia, Samuele Astuti, che insieme al progetto di legge proposto dall’algoritmo ne ha depositato un altro  scritto di suo pugno con la consulenza del professor Luca Mari, ordinario presso la scuola di ingegneria dell’università Cattaneo-Liuc

L’esito sorprende in quanto il risultato prodotto da ChatGPT sembrerebbe non discostarsi molto da quello proposto dai consiglieri.

Nel testo che è stato richiesto a ChatGpt, l’intelligenza artificiale ha incluso un articolo che propone di istituire sul tema un Osservatorio: “Apprezzo particolarmente – ha commentato Mari – è un riconoscimento del fatto che in questo periodo c’è bisogno di continuare a capire e avere un contesto di osservazione, lo considero un ottimo suggerimento”. Anche perché strumenti come questo “senza accompagnamento sociale – ha proseguito – rischiano di diventare un amplificatore di differenze”.

Nel frattempo in Europa si continua a parlare dei campi in cui è necessario regolamentare l’AI, primi fra tutti il tema della trasparenza e della privacy. Su questi aspetti in Europa si sta lavorando all’Artificial Intelligence Act, che mette sul tavolo anche la questione legata alle azioni che l’Ai non deve poter fare, come per esempio il riconoscimento biometrico delle persone negli spazi pubblici.

Exit mobile version