Obiettivo è incentivare la diffusione di conoscenze sull’innovazione tecnologica in campagna e valorizzare pratiche e cultura contadina
È stato pubblicato il 2 ottobre, con scadenza alle 14 del 28 novembre 2024, l’avviso per il servizio civile agricolo in Italia. L’avviso è firmato dal capo dipartimento delle Politiche giovanili e servizio civile universale della presidenza del Consiglio dei ministri, Michele Sciscioli. Il Programma quadro per il servizio civile agricolo, in particolare, si sviluppa dal Protocollo d’intesa tra ministri sottoscritto il 22 dicembre scorso.
Gli enti iscritti all’Albo di servizio civile universale possono presentare programmi specifici per mille operatori volontari circa, dai 18 ai 28 anni (I ciclo di sperimentazione) con uno stanziamento di 7 milioni. L’avviso riguarda anche mille operatori volontari circa per il settore ambientale (III cicIn Italia parte il servizio civile agricololo di sperimentazione). Gli enti sono tenuti a indicare il territorio di riferimento del programma stesso da cui dipende il numero massimo di operatori volontari attribuibili:
– 50 operatori volontari in caso di intervento su territorio regionale/di provincia autonoma, oppure di più province o città metropolitane della stessa regione;
– 100 operatori volontari sul territorio interregionale.
Lo stesso per la parte ambientale.
I volontari potranno essere impiegati presso enti no profit che operano in agricoltura per 8 – 12 mesi, per un massimo di 25 ore settimanali e un assegno di servizio civile pari a 507,30 euro. Ai ragazzi che avranno preso parte al progetto sarà in futuro riservata una quota del 15% nell’ambito dei concorsi pubblici.
Lo strumento è finalizzato “a fornire elementi chiave per lo sviluppo di una sperimentazione” garantendo così l’acquisizione di “competenze trasversali in ambito agricolo e agroalimentare” che facilitino l’incremento dell’occupabilità in questo settore. Obiettivo è incentivare la diffusione di conoscenze inerenti all’innovazione tecnologica e valorizzare la conoscenza delle pratiche e della cultura contadina, in particolare nelle aree interne del Paese”.
Il Servizio civile agricolo “rappresenta per i giovani un’importante opportunità di allenamento alla generosità umana nel campo della promozione e dello sviluppo dell’agricoltura, in particolare quella sociale, attraverso percorsi di formazione dedicata”. Tra questi la promozione dei corretti stili di vita a tavola anche nell’ottica di contribuire a contrastare i disturbi alimentari, il sostegno a iniziative finalizzate alla riduzione dello spreco di cibo, fino alla tutela dei prodotti made in Italy.