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Alla XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino incontro con il reporter di guerra Lorenzo Cremonesi

Salone del Libro di Torino

Salone del Libro di Torino

Si chiude oggi, lunedì 23 maggio, la XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino che si è tenuta da giovedì 19 maggio al polo fieristico Lingotto

Dopo l’edizione dell’autunno 2021 dedicata a Dante e intitolata Vita Supernova, il nome scelto per il 2022 è stato “Cuori Selvaggi”. Con questo titolo il Salone invita, in un mondo inquieto,  la sua comunità di lettori e lettrici a correre selvaggiamente verso un orizzonte fatto di sentieri ancora non battuti. Rinnova l’invito che il mondo del libro possa diventare anche il luogo in cui esplorare temi come l’amicizia, la pace tra i popoli, il dialogo e l’amore per la cultura. Un kermesse ricca di incontri, eventi, attività diversificate, autori italiani e stranieri. Una manifestazione che è stata premiata dalla presenza di decine di migliaia di persone all’ingresso del Lingotto in questi giorni e caratterizzata da un incremento di vendite per gli editori. Maggior successo anche rispetto all’edizione precedente, che già aveva avuto record di incassi e ingressi. Significativa e positiva la visita di giovani dai 12-18 anni che influenzati dai loro idoli tiktoker hanno preso d’assalto gli stand per acquistare libri, soprattutto nell’ambito della graphic novel.

Grande spazio alla presenza di autori stranieri a partire dall’inaugurazione con lo scrittore indiano Amitav Ghosh con la sua lectio magistralis dal titolo “I non umani possono parlare “ in occasione dell’inaugurazione della kermesse. Lo scrittore ha invitato il pubblico a un nuovo ascolto della natura in un “mondo che ora è nella morsa di molteplici crisi planetarie”.

Oltre ai numerosissimi scrittori hanno arricchiti il palinsesto del Salone anche attori, come Elio Germano e Alessandro Gassmann, comici come Maccio Capatonda, cantanti come Jovanotti, alpinisti come Hervé Barmasse; e ancora uomini e donne del mondo dell’arte e della danza come Roberto Bolle, ovviamente influencer e giornalisti. Non si è dimenticata l’attualità, numerosi gli incontri dedicati alla situazione in Ucraina e alle dinamiche geopolitiche con la possibilità di approfondimenti di esperti e giornalisti sul campo.

Direttamente da Kiev abbiamo incontrato Lorenzo Cremonesi, reporter di guerra del Corriere della Sera per la presentazione del suo ultimo libro “Guerra Infinita. Quarant’anni di conflitti rimossi dal Medio Oriente all’Ucraina” edito da Solferino. Non un libro sull’Ucraina come ci tiene a specificare l’autore ma una sorta di grande romanzo di guerra che intreccia vita familiare, personale e gli avvenimenti più significativi che hanno caratterizzato i conflitti degli ultimi quarant’anni. Un viaggio che parte dalla guerra del nonno del giornalista per arrivare ai bombardamenti di Kiev, passando per gli anni da corrispondente a Gerusalemme, il lavoro di reporter in Iraq, Libano, Afghanistan, Pakistan, Siria, Libia fino all’Ucraina. Un viaggio attraverso la sofferenza delle persone devastate dalla guerra ma anche un viaggio di speranza per i tanti e diversi incontri fatti che hanno illuminato il cammino dello scrittore.

di Sara Giudice

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