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Indice di Percezione della Corruzione, l’Italia è 42ma

Indice di Percezione della Corruzione - ph leo2014

Indice di Percezione della Corruzione - ph leo2014

Al primo posto c’è la Danimarca con 80 punti su cento, all’ultimo la Somalia con 11. Oltre due terzi dei paesi hanno ottenuto un punteggio inferiore a 50 su 100

Né meglio né peggio dell’anno scorso, l’Indice di Percezione della Corruzione vede l’Italia al 42mo posto al mondo, appena sotto la Repubblica Ceca, pari merito alla Dominica e appena sopra a Costa Rica e Santa Lucia. A dirlo è l’organizzazione internazionale Transparency International, movimento globale con sede a Berlino che opera in oltre 100 paesi “per porre fine all’ingiustizia della corruzione”, si legge sul suo sito.L’indice di percezione della corruzione (CPI) dell’anno passato mostra che la corruzione è fiorente in tutto il mondo. Il CPI classifica 180 paesi e territori del globo in base ai livelli percepiti di corruzione nel settore pubblico, con un punteggio su una scala da 0 (altamente corrotto) a 100 (molto pulito). Al primo posto c’è la Danimarca con 80 punti, all’ultimo la Somalia con 11.

Oltre due terzi dei paesi hanno ottenuto un punteggio inferiore a 50 su 100, il che significa che hanno seri problemi di corruzione. La media globale è ferma a 43 e la stragrande maggioranza dei paesi non ha fatto progressi, né registrato un declino nell’ultimo decennio. L’Italia, che di punti ne ha 56, è certamente nella prima metà della lista, ma a ben vedere è fra i Paesi europei in cui, evidentemente, si ritiene che la corruzione possa prosperare. Eccezion fatta per Nuova Zelanda (terza) e Singapore (quinto) il resto della top ten è tutto occupato da Paesi europei, tendenzialmente nordici: dopo la Danimarca ci sono Finlandia (seconda), Norvegia (quarta), Svezia (sesta), Svizzera, Olanda, Germania e Lussemburgo.

Certo, gli Stati Uniti che a qualcuno sembrano sempre “l’America” sono al numero 24 del ranking, mentre Francia e Regno Unito sono in discesa con il numero 20 al pari di Austria e Seychelles, però diciamo che in Italia la corruzione si sente a casa come in uno staterello del Centro America. Forse solo più sicuro, verrebbe da dire… poi basta guardare i dati su femminicidi, morti in strada e condizioni nelle carceri e la differenza non sembra più tanta.

di Daniela Faggion

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