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Niente telefonate nella metrò di Londra (per ora)

Niente telefonate nella metrò di Londra (per ora)

La Transports for London, società che gestisce i servizi di trasporti pubblici della capitale britannica, ha per il momento sospeso il progetto di una rete di telefonia mobile nei tunnel della metropolitana. I cittadini londinesi dovranno accantonare per un po’ l’idea di utilizzare smartphone et similia nelle gallerie sotterranee della città, vista la scarsa volontà di investimento delle grandi compagnie e il contratto in scadenza con Metronet.

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Quotidiani italiani, diffusione in calo

Cala la diffusione dei quotidiani italiani. Nel febbraio 2009, rispetto a dodici mesi prima, Rcs vede il Corriere della Sera scendere a 590.375 copie (-8,5%, ma comunque il primato di giornale più letto d’Italia) e la Gazzetta dello Sport a 337.642 (-4%).

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Telefonica e Vodafone: rete globale comune?

L’operatore spagnolo Telefonica e Vodafone stanno considerando la possibilità di estendere l’accordo per la condivisione delle reti di telefonia mobile oltre la Gran Bretagna, a livello globale. Finora non c’è alcuna conferma, e le voci di corridoio sono state riportate dal quotidiano Expansion senza specificare le fonti.

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Wind, 50 milioni di rimborsi

Wind deve risarcire la cifra totale  di 50 milioni di euro, suddivisa tra i circa 130 mila utenti danneggiati dalla cattiva gestione del passaggio d’operatore. Un’azione collettiva vinta dal Movimento Consumatori ha aperto la strada a questi rimborsi multipli.

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Più quotidiani e meno magazine nelle case dei francesi

In tempi di crisi i lettori francesi non rinunciano alla lettura dei quotidiani. In Francia nel 2008 l’audience dei quotidiani è cresciuto del 2,3%, mentre quello dei magazine è calato del 3,6%. A riferire i dati lo studio su stampa e informazione quotidiana, condotto dall’istituto Audipresse sul periodo che va dal luglio 2007 al giugno 2008.

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Il San Francisco Chronicle potrebbe salvarsi

Si era dato per spacciato il Chronicle, storico quotidiano della città di San Francisco, che invece ha presentato ieri un piano di risanamento che potrebbe garantirne la sopravvivenza. Il prezzo da pagare per salvare la testata è salato: almeno 150 licenziamenti e il taglio di qualsiasi benefit o premio promesso in precedenza.

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Usa: la crisi della stampa locale vista dalla gente

Secondo un’indagine del Pew Research Center for the People and the Press condotta a inizio marzo, è in aumento la percentuale degli americani che si sta abituando all’idea della sparizione della stampa locale, senza farsene un cruccio. Il 42% degli intervistati dichiara che non sentirà la mancanza dei quotidiani di provincia, e i giovani in particolare si dicono disinteressati alla cronaca di zona.

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Crisi editoriale: i francesi non rinunciano ai libri

I francesi combattono la crisi andando al cinema e leggendo libri. Stando ai dati forniti dal Sindacato nazionale dell’editoria (Sne), le vendite di libri sono calate dello 0,5% facendo registrare incassi per 4 miliardi di euro nel 2008, pari a 384 milioni di copie (calo non grave se paragonato con la crisi dell’editoria nel settore magazine e quotidiani). 

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La Prealpina in sciopero

L’assemblea dei giornalisti del quotidiano La Prealpina ha proclamato ieri tre giorni di sciopero per protestare contro il piano di ristrutturazione presentato dall’azienda. Questione di tagli e di crisi, come spesso succede nel mondo dell’editoria (e non solo) in questi ultimi mesi.

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Independent News pianifica 90 licenziamenti

Independent News & Media ha pianificato il licenziamento di 90 dipendenti, tra cui 60 giornalisti. La società, che gestisce il quotidiano The Independent, vuole incentivare il licenziamento volontario e il lavoro part-time. “Continuiamo a cercare delle alternative per ridurre i costi e tenere lo staff che non vuole andarsene” ha detto Kate Simon.

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Ségolène Royal vince causa contro tre magazine gossip

Ségolène Royal non lascia la presa. I magazine Voici, Closer e France Dimanche sono stati condannati oggi dal tribunale di Nanterre per i numeri pubblicati a novembre del 2008. Motivo della condanna, alcune foto pubblicate e l’insinuazione di una relazione tra Ségolène Royal e l’attore Bruno Gaccio.

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