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Interagire con la tragedia. Facebook e Twitter in prima linea

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I brevissimi tempi di trasmissione della notizia e la possibilità di integrare il proprio pensiero all’evento che ha scosso l’Italia intera la scorsa notte, quando il terremoto in Abruzzo ha fatto registrare 179 vittime, ha permesso a social network e servizi di messaggistica di scavalcare quotidiani e telegiornali. “La casa tremava come una foglia. Terribile”, “Appena sentita la scossa mi sono collegato per saperne di più”, “Non lasciamoli soli, aiutiamo l’Abruzzo” , “Lacrime per l’Abruzzo”, “Siamo con voi, sostegno all’Abruzzo” . Facebook e Twitter sono tra i mezzi più utilizzati dagli internauti per trasmettere informazioni utili per aiutare le vittime del terremoto . Che si tratti del numero da chiamare per le emergenze, dei riferimenti per le donazioni di sangue o delle segnalazioni di chi mette a disposizione un posto letto per accogliere le vittime, internet sta dimostrando in questa situazione che la mobilitazione dei cittadini del web fornisce una testimonianza in tempo, cosa che i mezzi di comunicazione tradizionali ancora non permettono. In poco più di 24 ore il gruppo nato su Facebook ‘Terremoto in Abruzzo, non lasciamoli soli’ ha registrato 236,944 iscrizioni , ‘Per le vittime del terremoto in Abruzzo’ 206,207 e ‘Tutti quelli di Facebook vicini alle famigli del terremoto in Abruzzo’ 116,330. Si susseguono poi decine e decine di gruppi con iscrizioni di minore rilevanza ma sempre sullo stesso argomento: il terremoto e gli aiuti.

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