Site icon Telepress

Internet ti porta in vacanza

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

I viaggi di tutti gli europei passano prima da internet. La vera fiera del turismo è online fra voli lowcost e viaggi all-inclusive. Voli low-cost, formule all-inclusive, last-minute, last-second, prenotazioni alberghiere e mete esotiche che diventano vicinissime con un solo click. Il turismo ha totalmente conquistato internet e viceversa, diventando la vera e propria forza trainante dell’e-commerce in Italia e nel resto del mondo. Gli ultimi dati presentati da Nielsen//NetRatings, hanno disegnato uno scenario in cui sono stati più di 9 milioni gli italiani a navigare su siti legati al mondo del turismo a gennaio di quest’anno. In un panorama di circa 20 milioni di navigatori attivi in Italia, la percentuale di coloro che hanno scelto i siti della categoria viaggi è del 45%, quasi la metà degli internauti del nostro paese. “I nostri dati evidenziano un sempre maggiore utilizzo dell’online nell’organizzazione di viaggi e vacanze”, ha commentato Ombretta Capodoglio, marketing manager di Nielsen//NetRatings. Il settore viaggi online in generale ha visto una crescita del 13% rispetto all’anno scorso, con un picco del 39% per le agenzie virtuali. Degna di nota la percentuale di crescita delle compagnie aeree (27%), grazie soprattutto ai low-cost targati Ryanair.com , che con i suoi 845 mila utenti unici a gennaio ha sbaragliato la concorrenza diretta. I siti di prenotazioni alberghiere hanno evidenziato una crescita media del 18%, con Bookings e Venere.com a trascinare il rialzo con le rispettive percentuali di +61% e +24%. Da sottolineare la presenza di Trenitalia in seconda posizione, alle spalle del colosso Google Maps fra i siti più visitati della categoria con i suoi 2,3 milioni di utenti durante gennaio 2007. La soddisfazione per questo ottimo inizio 2007 è figlia delle solide basi gettate durante il 2006. L’anno passato si è chiuso con una spesa online per il turismo di 1,7 miliardi e con la conquista da parte del web di una quota di mercato pari al 43%, secondo i dati raccolti sull’Annuario del turismo e della cultura 2007 del Touring Club Italiano. Le vendite online nel settore turistico, recita l’Annuario, tra il 2002 e il 2005 sono aumentate in Italia di oltre 10 volte, mostrando una crescita nettamente maggiore rispetto a qualsiasi altro settore merceologico. Sono leggermente più contenute le cifre dello studio di Casaleggio Associati che ha valutato un fatturato di 1,57 miliardi raccolto dal turismo online e una crescita del 60% nell’e-commerce dedicato ai viaggi. Il commercio su internet è cresciuto del 42% nel 2006, percentuale che ha spinto il presidente Gianroberto Casaleggio a raccomandare cautela: “non lasciamoci illudere da questi tassi di crescita. Per agganciare gli altri paesi europei l’Italia dovrebbe avere una crescita a tre cifre”. Per quel che riguarda il settore in esame, l’Italia si classifica con soddisfazione davanti alla Spagna, 43% degli internauti che scelgono siti di turismo online, e al terzo posto fra i paesi europei, ma vede ancora lontane Francia e Inghilterra, rispettivamente al primo e secondo posto con una penetrazione intorno al 60%. Nel 2006 il mercato online francese ha generato un giro d’affari pari a 5 miliardi. Il settore turismo ha rappresentato il 41% del totale, secondo le rilevazioni del Centre for Regional Tourism Research. La metà di questo mercato è a totale vantaggio del portale voyager-sncf.com , il resto è spartito fra Lastminute.com , expedia.fr , promovacances.com e opodo.fr. Gli analisti transalpini del settore hanno osservato che l’e-tourisme è stato uno dei pochi settori in grado di registrare valori in rialzo nonostante il periodo economico poco favorevole. L’Inghilterra ha visto a gennaio, rispetto a dicembre, una particolare crescita dell’audience rivolta ai siti della categoria viaggi, secondo un’analisi stilata da comScore Networks . Fra i giganti del settore spicca Expedia con una crescita del 60% nel Regno Unito per un totale di 6,6 milioni di visitatori. “Dopo il ritorno dalle vacanze di Natale, con un lungo inverno da affrontare gli internauti britannici pensano già a pianificare la loro prossima meta”, ha spiegato Bob Ivins, amministratore delegato di comScore Europe. Oltre a Expedia sono altri nove siti sul turismo a presidiare la classifica dei 20 siti preferiti dagli inglesi online. MyTravel Group ha registrato un rialzo del 169% rispetto a gennaio e totalizzato 3,3 milioni di visitatori. Crescita straordinaria anche per Thomas Cook Ag (+153%) che si è aggiudicato la preferenza di 3,1 milioni di internauti. Seguono First Choice Holidays Plc (+145% e 3 milioni di visitatori), Tui Group (+109% e 5,5 milioni), Cheapflights Sites (+103% e 2,5 milioni), Priceline.com Incorporated (+73% e 2,4 milioni), EasyGroup (+60% e 3,8 milioni), British Airways (+50% e 3,4 milioni) e Lastminute.com (+49% e 4,2 milioni). La Germania oltre a vivere questo fenomeno fra cifre e rilevazioni ha avuto un riscontro pratico durante l’Ibt di Berlino, una delle principali fiere del settore. Molti operatori non si sono neanche presentati alla manifestazione, compreso il colosso Tui, tenendo anche conto del fatto che circa il 36% delle società del settore dell’Unione europea offrono il servizio di prenotazione online. Sempre secondo l’Ue, la percentuale di viaggi acquistati online ha raggiunto il 40% e quella degli alberghi il 62%. Jürgen Seiler, direttore marketing di Expedia Germania, ha affermato che “il successo di internet è dato prima di tutto dalla possibilità di prenotare 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno. È inoltre facile comparare e valutare la trasparenza delle diverse offerte”. Anne-Kathrin Günther, dell’agenzia tedesca www.weg.de, composta da una quindicina di persone, ritiene che “fare prenotazioni su internet è soprattutto un risparmio di tempo. È evidente che manca l’assistenza del personale, ma non bisogna andare fino all’agenzia”. Jörg Menno Harms, vicepresidente della Federazione tedesca di informatica, è convinto che “tutti ne traggano dei benefici, i clienti possono guardare tranquillamente molte offerte diverse, le società economizzano sulla distribuzione dei loro prodotti di viaggio”. Un altro sicuro punto di forza del mezzo internet applicato al turismo è la possibilità per le compagnie di proporre pacchetti molto dinamici, che sfruttano le disponibilità del momento per forfettizzare i costi. Expedia ha lanciato questi pacchetti di offerte componibili nel 2002 e oggi rappresentano in Germania il 40% del fatturato, percentuale che si prevede raggiungerà il 60% nel giro di 5 anni. Tui prevede di realizzare nel giro di tre anni oltre il 25% del giro d’affari attraverso internet, contro il 18% attuale. Il numero due in Europa, Thomas Cook, che ha appena inglobato la britannica Mytravel, sta per mettere online un nuovo portale che conterrà non solo le proprie offerte, ma anche quelle della concorrenza. Un preciso monito arriva da weg.de che si augura che, accanto alle scelte delle persone anziane, fra voli e alberghi prenotati virtualmente ci sia il consiglio di qualcuno che ha più dimestichezza con il mezzo; è scontato però che ogni viaggio inizierà sempre navigando. •Rebecca Ravizza

Exit mobile version