Passata la sbornia da annuncio , che la Apple, è doveroso ammetterlo, è maestra a generare, il nuovo iPhone inizia a fare i conti con i (primi) giudizi del mercato. Interesse spasmodico l’ha suscitato il predecessore del modello presentato alla Worldwide Developers Conference di San Francisco, l’iPhone 3G da 8Gb, che resterà in commercio al prezzo competitivo di 99 dollari. La mossa di Cupertino, intelligente considerata la crisi economica e le poco entusiastiche previsioni degli analisti circa la progressione del mercato nel prossimo anno, potrebbe rivelarsi un boomerang nei confronti della popolarità del nuovo dispositivo e una potente arma nei confronti della concorrenza. Scaricando l’aggiornamento del software, disponibile a partire dal 17 giugno, il ‘vecchio’ iPhone diventerà sostanzialmente una versione di quello nuovo con meno memoria e velocità inferiore: una vera occasione per i consumatori che non intendono fare a meno dello status symbol ma preferiscono investire cifre come quelle proposte da Nokia, Palm, Rim e Apple stessa nella modello di nuova generazione. Fra le funzioni annunciate a San Francisco, quella che ha fatto più scalpore è relativa allo sbarco del software TomTom sul melafonino. La decisione della casa olandese di dotare l’iPhone del noto sistema di navigazione satellitare (il lancio è previsto per l’estate) ha dato il via a una battaglia interna al settore: è scesoa in campo anche la tedesca Navigon che entro fine giugno renderà disponibile su AppStore il software MobileNavigator.
iPhone 3GS: impressioni e sensazioni del giorno dopo

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