Cresce sempre di più l’uso delle nuove tecnologie tra i più piccoli. Dal 2000 al 2008 la percentuale dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra i 3 e i 17 anni che utilizzano il computer è passata dal 41,7% al 59,8%. Rispetto al 2000 sono aumentati anche i ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che navigano in rete: dal 28,5% si è arrivati al 66,9%. Sono questi alcuni dei dati diffusi dal rapporto dell’Istat “La vita quotidiana di bambini e ragazzi”. Dall’indagine è emerso che ci sono 5 milioni e 135 mila bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni che usano il pc a casa o in altro luogo. Tra i 6 e i 17 anni i bambini e ragazzi che si collegano a internet sono 3 milioni e 386 mila, ovvero il 49,2% della popolazione di questa età. L’uso del personal computer aumenta con la crescita: tra i 3 e i 5 anni solo il 15,6% ne fa uso, mentre tra i 6 e i 10 anni oltre la metà dei bambini (57,4%), tra gli 11 e i 13 anni il 75,8% e tra i 14 e i 17 anni l’82,0%. Non emergono differenze significative dal punto di vista del genere, ad eccezione della fascia di età tra i 6 e i 10 anni e i 14 e i 17, in cui la quota di bambini e ragazzi che usano il pc è superiore di circa 5 punti percentuali a quella delle loro coetanee. Considerando tutte le persone di 18 anni e oltre, i maschi che usano il pc sono il 48,3% mentre le femmine sono il 36,6%. Cresce anche l’uso del cellulare tra i più giovani: la quasi totalità dei minori (92%) ne dispone. Nel 2008 il 68,9% dei bambini e ragazzi di 6-17 anni possiede e usa il cellulare. E non solo per telefonare. Tra il 2000 e il 2008 diminuisce la quota di bambini e ragazzi tra gli 11 e i 17 anni che utilizza il cellulare solo per telefonare, passando dal 20,3% al 3,8%. Mentre si affermano tutte le altre funzioni: al primo posto ci sono le telefonate (93,6%), segue l’invio/ricezione messaggi (81,3%). Oltre la metà dei bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni gioca con il cellulare , il 47,3% fa squilli, il 46,9% si diverte con le suonerie e il 42,7% fa uso della rubrica telefonica. Al settimo posto tra le funzioni utilizzate si colloca il fare/ricevere foto (38,8%), seguito dall’ascolto della musica (33,3%). I più giovani non mancano di inviare e ricevere filmati (15,2%), registrare conversazioni (10,3%), utilizzare l’agenda diario (11,2%) e collegarsi a internet (4,2%). Un terzo dei bambini e dei ragazzi italiani riceve la paghetta e quasi il 40% dispone delle chiavi di casa. I bambini ricevono più denaro delle bambine: il 32,7% dei primi riceve, regolarmente la paghetta settimanale a fronte del 29,2% delle seconde. Fra i 14 e i 17 anni i ragazzi che ricevono regolarmente la paghetta sono il 57,2%, mentre tra le ragazze della stessa età la quota scende al 48%. L’importo medio della paghetta è di 14 euro a settimana: si passa dai 7 euro dei bambini di 6-10 anni, ai 10 euro dei bambini di 11-13 anni, ai 17 euro dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni. In testa alla graduatoria dei giochi preferiti dai bambini da 3 a 5 anni, rileva la ricerca dell’Istat, si trovano i giocattoli più tradizionali : le bambole per le femmine (85,6%) e le automobiline, i trenini per i maschi (76,1%). In questa fascia d’età sono molto amate le costruzioni e i puzzle, il disegno, i giochi di movimento, la manipolazione di materiali come la plastilina: le bambine preferiscono matite e colori in misura superiore ai coetanei maschi (78,8% contro 70,9%), mentre sono meno interessate a costruzioni e puzzle (56,8% contro 68,9%). Ai primi posti nella graduatoria dei maschi ci sono i giochi con automobiline e trenini (76,1%), disegnare (70,9%), fare costruzioni e puzzle (68,9%), giocare a pallone (63,4%). I videogiochi si collocano al decimo posto (18,7%). Le bambine amano soprattutto le bambole (85,6%), disegnare (78,8%), giocare con le costruzioni e i puzzle (56,8%). I videogiochi si collocano al 15° posto. Nelle attività di gioco dei più piccoli emerge una differenza: la tecnologia continua a essere preferita dai maschi. Già nella fascia di età fra i 3 e i 5 anni i bambini che amano giocare con videogiochi e computer sono il doppio rispetto alle bambine (18,7% contro 9,5%). Tra i 6 e i 10 anni, questa tipologia di gioco piace al 70,4% dei bambini e soltanto al 39,9% delle bambine. Stando l’Istat, queste differenze indicano che il processo di superamento dalle barriere culturali che finora hanno ostacolato l’accesso delle donne alla conoscenza e all’uso della tecnologia non sia ancora concluso.
Istat: bambini italiani sempre più legati alle nuove tecnologie

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