di Giorgio Bellocci E’ da applaudire la scelta di Italia1 di trasmettere martedì 18 giugno, esattamente 40 anni dopo l’uscita in sala del 1973, la versione Director’s Cut de L’esorcista . In concomitanza, per altro, con la visione per un solo giorno nei cinema italiani dell’inedito, sempre diretto da William Friedkin, fino a oggi distribuito solo in Dvd. Un’occasione straordinaria per proporre a vecchie e soprattutto nuove generazioni di cinefili un capolavoro che negli anni ’70 ottenne un clamoroso successo anche di pubblico, ma che venne troppo sbrigativamente liquidato dai critici dell’epoca come un semplice film dell’orrore. Certo, svenimenti e malori nelle sale, alla pari di episodi oscuri che colpirono alcuni membri del cast tecnico e artistico mirabilmente raccontati nell’imperdibile libro L’esorcista – 25 anni dopo di Daniela Catelli, contribuirono non poco al successo di botteghino. Ma con il passare dei decenni il film ha ottenuto i meritati riconoscimenti per essere riuscito a coniugare una tensione narrativa di un livello mai più raggiunto con temi quali l’incomunicabilità, il crollo di ogni fede (eredità degli anni del Vietnam negli Stati Uniti), ma anche l’amore come valore assoluto. Il tutto grazie anche alla perfetta sceneggiatura di William Peter Blatty, ispirata al suo omonimo libro. Poco meno di due milioni di telespettatori con l’8% di share non sono un risultato entusiasmante per Italia 1. Ma mai come questa volta il nudo e crudo dato Auditel ha poca importanza rispetto alla scelta fatta.
Italia 1 e l’omaggio a L’esorcista

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