I virus informatici sono sempre più pericolosi, e l’Italia è tra i maggiori produttori. Lo sottolinea il rapporto ‘X-Force 2007’ reso noto dall’Ibm. Da caselle di posta elettronica italiane partono il 14,3% delle mail di phishing, quelle che chiedono i dati personali, il 3,9% dei messaggi di spam e quasi il 5% dei siti illegali per il contenuto di violenza o perché nascondono truffe. In Italia c’è anche un 2,1% dei siti definiti di ‘devianza sociale’, estremisti o a contenuto razzista. Secondo il centro studi Ibm, però, in Italia non si sono siti pornografici.
Italia ai primi posti per e-mail frode

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