L’Italia è tra i primi paesi al mondo per il download illegale di musica via internet. Lo Stivale si piazza terzo nella speciale classifica degli scaricatori pirata, con oltre 33 milioni di dischi e canzoni scambiati tra gli utenti. Davanti al nostro paese solo Stati Uniti (con quasi 97 milioni di download) e Regno Uniti (a quota 43 milioni). Il monitoraggio delle attività di download è stato fatto da Musicmetric , che ha tracciato il percorso dei file BitTorrent, senza considerare dunque gli altri formati, che negli ultimi anni hanno perso popolarità tra gli internauti. I quali sembrano preferire gli album pop da hit parade, se è vero che il più scaricato dai pirati è stato Talk that talk di Rihanna (1,23 milioni di download illegali). A fare da contraltare, almeno in parte, ai catastrofici dati sugli scambi illigali di musica ci sono quelli sul dowload legale. In Italia, i siti di settore hanno incrementato gli introiti del 43% nella prima metà dell’anno, e il mercato web rappresenta ormai il 33% delle vendite totali dell’industria musicale nostrana, con 10,9 milioni di euro raccolti in sei mesi. Internet è il grande spauracchio della musica contemporanea, ma anche la sua più grande possibilità di promozione, evoluzione e trasformazione.
Italia da podio, ma per la musica pirata

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