“L’Italia si sta allontanando dalla media europea sul fronte della penetrazione della banda larga”: la denuncia e’ dell’Ecta, la Confindustria europea degli operatori alternativi nel settore delle tlc. Per diffusione della banda larga il nostro paese è al 16,5% , contro una media Ue del 19,8% e sempre più distante dai paesi comparabili come Francia, Regno Unito e Germania. Anche la percentuale di crescita (3%) dal 2006 al 2007 si è dimostrata sensibilmente al di sotto di quella dei paesi comparabili (5%/10%). “La quota di mercato di Telecom Italia”, ha spiegato il presidente di Ecta, Innocenzo Genna, “è del 64% ed è in assoluto la più alta in Europa, con le sole eccezioni di Cipro e Lussemburgo. Siamo peggio della Grecia e di tutti i paesi dell’est”. “I dati italiani”, ha sottolineato il presidente di Ecta, “sono gravi, non solo perchè riflettono una situazione peggiore di altri Paesi , ma anche perchè indicano l’incapacità del Paese di recuperare il gap. Anzi, la distanza con il resto d’Europa si va accentuando. E questo quadro allarmante è dovuto alla combinazione di due fattori: il comportamento estremamente aggressivo di Telecom Italia, che viola normative senza alcun ritegno, e la debolezza della regolamentazione”
Italia fanalino di coda Ue per banda larga

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