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Italia, il “Paese dei 15 minuti”?

bike sharing

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La “Città dei 15 minuti” è un concetto elaborato da Carlos Moreno, urbanista franco-colombiano della Sorbona, inserito nel 2020 nel programma elettorale della sindaca di Parigi Anne Hidalgo. 

Si tratta di una nuova interpretazione degli spazi urbani, dove tutti i servizi sono facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta. 

L’idea è stata avanzata anche per Roma, nella campagna elettorale del neo sindaco Roberto Gualtieri, e anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala si è detto d’accordo con questa visione. 

E piace molto anche ai cittadini che guardano con favore alle politiche di limitazione, quasi totale, della circolazione di auto e moto con motori a combustione nei centri abitati. 

Gli italiani dimostrano una grande attrazione verso questo progetto ma pensano purtroppo che non sia realistico. Perché sia realizzabile servono investimenti sulla mobilità sostenibile: più treni e autobus elettrici nelle città inquinate, più risorse ai Comuni per i Piani Mobilità Sostenibile e gli spostamenti ciclopedonali, più offerte fiscalmente deducibili per i lavoratori e i mobility manager comunali.

È quanto è emerso dal sondaggio dalla ripresa delle attività post pandemia promosso da Legambiente con Ipsos, su scala nazionale e con focus su Milano, Torino, Napoli e Roma. Il sondaggio promosso da Legambiente con Ipsos nell’ambito di Clean Cities Campaign, la campagna europea che punta al miglioramento radicale della qualità dell’aria attraverso stili di mobilità più sostenibile, alla ridistribuzione dello spazio urbano in favore delle utenze deboli e alla conversione dei trasporti all’elettrico. 

Per il sondaggio sono state somministrate  tra settembre e ottobre 1000 interviste nel territorio nazionale e 300 a Milano, Roma, Napoli e Torino, con un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne, secondo la  metodologia CAWI.

di Arman C. Mariani

 

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