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Italiani navigatori, ma poco creativi

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

I nostri compatrioti frequentano il web, tanto che l’italiano è ormai la quarta lingua su internet per quanto riguarda i blog, ma mancano innovazione, creatività e investimenti legati alle tecnologie informatiche legate alla rete. Lo rivela uno studio del Censis su “Il controllo delle reti telematiche”, quarta e ultima ricerca del ciclo sulle ‘Concentrazioni del Potere’ Secondo il segretario generale del Censis, Giuseppe De Rita in Italia “gli oligopoli si sono trasformati in un rigido sistema oligarchico, incapace di creare innovazione”. Per l’autore della ricerca, Gianni Dominici, a questo va sommata la lentezza della burocrazia, la mancanza di investimenti e il ruolo poco chiaro dello Stato. In Italia, inoltre, “non riesce a nascere minoranza creativa trainante. Non è sufficiente essere un popolo di inventori se non ci sono finanziatori e intermediari”. Gli italiani amano spendere per gadget tecnologici che raramente sono realizzati nel nostro paese. Il nostro è un paese-consumatore più che di produttori e innovatori. Lo studio rileva che il sistema della tecnologia informatica e delle telecomunicazioni (Ict), come in tutto il resto del mondo, è diviso in due: da un lato “ci sono i grandi oligopoli – Microsoft, Google, Telecom Italia – dall’altra c’è una moltitudine che queste tecnologie, dal cellulare ai blog, le usa e, nel suo piccolo, le produce”.

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