Un articolo del British Medical Journal spiega che a furia di cocktail Martini “ scossi ma non mescolat i”, uno 007 reale sarebbe un rudere, con il fegato maciullato dalla cirrosi e certamente vicino all’impotenza. Secondo l’articolo, il consumo di bevande alcoliche avrebbe dovuto indurre in James Bond un tipico tremore della mano, che difficilmente avrebbe potuto essere così precisa con la Walther Ppk. La rivista calcola addirittura, lungo i 14 libri della saga, quanto alcol consuma Bond: oltre 13 unità alcoliche il giorno contro una media tollerata dai medici di 2 o 3 unità. Patrick Davies che con la sua squadra della fondazione della Nottingham University Hospital Nhs, ha scritto l’articolo, nota: “Q uando ci siamo messi a monitorare l’uso di alcolici di James Bond abbiamo scoperto che il consumo è declinato a metà carriera ma è aumentato verso la fine. Un’andamento tipico dei pazienti con malattie epatiche causate dall’alcol”.
James Bond, alla salute non si comanda

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