Ricordiamo tutti il caso di Jammie Thomas, giovane madre trentaduenne del Minnesota condannata a pagare una multa di 200.000 dollari per aver messo on line illegalmente 24 canzoni (dunque 9.250 dollari per canzone). E’ stata la prima grande vittoria giudiziaria per il mondo dell’industria musicale contro la pirateria online. In quell’occasione John Kennedy, presidente della Federazione Internazionale della Proprietà Intellettuale (Ifpi), si era espresso molto duramente nei riguardi degli internauti dichiarando che la condanna della Jammie Thomas era un segnale forte inviato dalla giustizia nei confronti di chi illegalmente scarica e distribuisce online materiale protetto da diritti d’autore. Dato il precedente, risulta piuttosto ovvia la dichiarazione di Kennedy sulle proposte anti-pirateria di Sarkozy : “ iamo d’accordo con la normativa proposta dal presidente francese Sarkozy che prevede il distacco della connessione Internet agli utenti che effettuano download illegali…L’industria culturale tutta, dalla musica al cinema, può sopravvivere solo all’interno di un mercato legale dove i profitti servono a trasformare le idee in prodotti culturali ”. Circa l’80% dei contenuti scaricati online è illegale, e l a Commissione europea per i Diritti dei consumatori sembra avere tutte le intenzioni di valutare le proposte del presidente francese sulla tutela dei diritti d’autore (proposte già adottate dal Senato francese in data 30 Ottobre dopo una prima lettura e in attesa di passare in discussione all’Assemblea nazionale a inizio 2009) .
Kennedy e Sarkozy contro la pirateria online

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