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L’ Al al servizio della tutela del patrimonio culturale italiano

In Italia il traffico illecito di beni culturali viene contrastato dal personale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) con il supporto di piattaforme e archivi informatici sviluppati nel corso degli ultimi decenni. Solo nel 2023 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, distribuiti su sedici Nuclei e una Sezione nelle varie Regioni italiane, hanno recuperato 105.474 beni  d’arte  per  un  valore  complessivo  stimato  di € 264.055.727 (Dati “Attività Operativa 2023” dell’Unità Specializzata dell’Arma).

Tuttavia, il crescente utilizzo dei canali telematici per il traffico di opere sospette e la natura globale della criminalità, ha reso necessario l’introduzione di nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale nell’attività di controllo di quanto avviene nel web.

L’utilizzo dei canali telematici per il commercio illecito e l’esportazione di beni culturali in tutto il mondo ha convinto il Comando TPC ad aggiornare i sistemi informatici di ricerca e controllo, introducendo il progetto Stolen Works Of Art Detection System (S.W.O.A.D.S), un sistema informatico di Intelligenza Artificiale che consente la raccolta automatica di dati e di immagini provenienti da web, deep web e social media, per confrontarle con le foto delle opere ricercate.

Grazie a S.W.O.A.D.S. nel 2023 sono stati monitorati 984 siti web; si è riusciti così a recuperare 31.689 beni culturali, rispetto ai 4.935 dell’anno precedente. Nello specifico, si tratta di quasi 19mila beni archivistici e librari, oltre 500 reperti archeologici, quasi 10mila monete e medaglie, 291 opere false, 60 sculture e 147 dipinti.

L’attività ha portato anche al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 101 persone.

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