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La chiesa contro i social network

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La chiesa, che intende avvicinarsi a più persone possibili e restare al passo con i cambiamenti della nostra società, entra nel web grazie ad un canale YouTube, e comincia già a dettare le sue regole di comportamento. In un mondo virtuale dove i social network impazzano, la chiesa consiglia di non parlare con gli sconosciuti , di fare sempre prevalere l’etica sulla tecnologia e di evitare che dal virtuale si passi a scambi interattivi attraverso la voce, le immagini o addirittura le strette di mano. Dunque, si pensava che questo accordo tra il Vaticano e YouTube fosse un modo per ‘alleggerire e rimodernare’ il mondo cattolico spesso accusato di essere distante dai giovani, invece ci dobbiamo ricredere, perché fatti i primi passi nel mondo virtuale, sembra che la chiesa stia già cercando di imporre le sue regole. Don Domenico Pompili, direttore dell’ufficio nazionale delle comunicazioni sociali della Cei, ha sintetizzato in tre punti fondamentali le questioni più rilevanti tra chiesa e internet: in che modo far interagire reale e virtuale nei social network, come impedire l’individualismo che ne deriva e come partecipare alla vita esistente in rete senza perciò stravolgere la propria natura, identità, il proprio linguaggio. Consigli quindi mirati all’individuo ed alla famiglia quelli della chiesa: ” ..una grande opportunità, ma anche causa di possibili ingiustizie…assumere ed elaborare, in rapporto alle tecniche utilizzate, un sovrappiù di etica, capace di orientarci proprio nelle nostre scelte di connessione…diffidate dagli sconosciuti…internet oscilla tra esaltazione e diffidenza, sarebbe ora di trovare una giusta via di mezzo “. Il mondo web è un mondo dove è facile esprimere la propria opinione, non ci resta che aspettare la reazione del popolo dei social network .

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