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La complessa arte dell’imitazione

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di Giorgio Bellocci Un po’ duole ammetterlo ma uno dei programmi più seguiti nel 2013 è stato Tale e Quale Show , conclusosi proprio a dicembre con ascolti veramente super. Un grande successo di Rai 1, considerato in modo inappropriato un talent. Inappropriato perché vedere i cosiddetti vip come Fabrizio Frizzi, Amadeus, Fiordaliso, Riccardo Fogli e altri cimentarsi in azzardate imitazioni è stato uno spettacolo desolante. Direi soprattutto per loro medesimi magari alle prese, nei giorni successivi alle performance con intimi travagli legati al loro odierno status di ex volti tv (o cantanti) emarginati dal mondo dell’entertainment che conta.   Salutiamo però con un sorriso benevolo (in fondo c’è di peggio) il successo decretato dal mainstream acritico della fantomatica popolazione auditel. Resistere a tre ore di show è penitenza troppo severa, ma non si può non ammettere che vedere Frizzi imitare Piero Pelù o un iconoclastico Amadeus nei panni di Amanda Lear sono visioni talmente trash da strappare per forza almeno un sorriso. Mettiamola così: alla sacra arte dell’imitazione non è stato reso un buon servizio. Urge allora sperare che il 2014 segni il ritorno in tv dei veri eredi di Alighiero Noschese e di Gigi Sabani: come Corrado, Sabina e Caterina Guzzanti; e poi Max Tortora, Neri Marcorè e Francesca Reggiani. E che Striscia la notizia continui a dare spazio al geniale Dario Ballantini e altre opportunità a quella autentica fuoriclasse del genere che è Virginia Raffaele.  Menzione per Max Paiella e Max Giusti, che attualmente sono in onda con successo su Radio Rai 2 con i rispettivi programmi. In attesa di rivederli in tv suggerisco calorosamente il podcast di Max Paiella Tutto Compreso e di Radio2 SuperMax.  Alcuni passaggi sono irresistibili e conducono alle lacrime dal ridere! 

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