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La crisi accende la fantasia dei musicisti

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La discografia arranca e gli artisti si ingegnano per promuovere la propria musica. Dopo i Radiohead, che hanno scatenato il botto mettendo in vendita il loro nuovo disco ‘In Rainbow’ sul loro sito a prezzo libero, ora è la volta della band techno francese Daft Punk che propone ai fan un widget con i colori del nuovo disco, ‘Alive’ , in uscita il prossimo 19 novembre. L’applicazione può essere utilizzata ovunque, basta copiare il codice, fungerà da vetrina per tutto ciò che riguarda i Daft Punk: notizie, biografia, pagine su MySpace, YouTube o FaceBook, lista dei brani presenti sul nuovo disco, iscrizione alla newsletter. Altro tentativo di invogliare gli utenti ad acquistare musica su un supporto ‘reale’ è quello della Universal che sta pensando di vendere i singoli, invece che su un classico supporto cd, su una chiavetta Usb a un costo che varierà tra i 7 a i 10 euro. I primi a utilizzare questo metodo saranno Keane e Nicole, cantanti dei Pussycat Dolls. La chiavetta dovrebbe contenere anche contenuti multimediali per giustificare un prezzo, decisamente superiore a quello di un acquisto su un qualsiasi negozio online. Le case discografiche tradizionali, quelle che producono un disco e lo distribuiscono, sono destinate a cambiare pelle se vogliono sopravvivere in un mondo sempre più digitale e virtuale. L’artista dovrà ‘sposare’ la propria etichetta al 100% , dando in gestione non solo la propria musica, ma anche quella del proprio marchio, dvd, merchandising, concerti, sponsorizzazioni e chi più ne ha più ne metta. La solita pioniera è stata Madonna che ha lasciato la Warner per siglare un contratto con Artist Nation, la neonata divisione musicale della Live Nation , colosso della musica dal vivo . La signora Ciccone avrebbe firmato un contratto decennale da 120 milioni di dollari.

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