Tra uno scossone e l’altro provocato dalla crisi, i mercati mondiali barcollano. Ecco dunque che il vertice internazionale sull’economia in corso di svolgimento a Davos assume un significato particolare. Oggi più che mai servirebbero misure e interventi condivisi da Europa, Asia e Stati Uniti, per risollevare le sorti dei sistemi produttivi e finanziari. Come fa notare La Tribune la crisi è “l’ospite d’onore” del meeting. Impossibile non pensare ai problemi di stati chiave quali Italia, Francia e Giappone, oltre alle difficoltà degli Usa. Come titola Le Figaro , “Il clima a Davos è pesante”, mentre secondo La Vanguardia , al forum è partita “la cura rinforzante” per i mercati internazionali. Emergono però spaccature all’interno del fronte europeo: “Bruxelles contesta la linea di Cameron su tasse e finanza”, scrive Les Echos . Il premier britannico esprime propositi autarchici e, come sottolinea Bbc , accusa l’Ue di “mancanza di propellente per lo sviluppo” “Cameron striglia i leader dell’Eurozona”, si legge sul Financial Times . “Cameron lascia i britannici nelle mani della finanza”, è invece l’accusa di The New York Times . Dall’America sperano che la situazione europea si rassereni e danno il loro appoggio all’accoppiata Merkerl-Sarkozy. Si attendono tempi migliori.
La crisi ospite d’onore a Davos (La Tribune)

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