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La crisi si batte a colpi di cloud computing

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Le tecnologie legate al cloud poteebbero garantire 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa e un incremento del pil continentale dell’1% entro il 2020. Lo dice una stima della Commissione europea e lo confermano le parole della vicepresidente dell’organismo, Viviane Reding. L’Ue si sta impegnando per trovare standard più equi e sicuri ai contratti dei servizi cloud, convinta che siano una delle chiavi di volta per rivitalizzare l’economia del Vecchio Continente.  Secondo Reding , “l’incertezza sui contratti può ostacolare il commercio transfrontaliero” ed è fondamentale preoccuparsi di semplificare le procedure così che le aziende sin qui “riluttanti a usare servizi cloud per via dei contratti poco chiari o troppo favorevoli ai fornitori” si scoprano interessati alla nuvola. A Bruxelles si sta preparando un gruppo di esperti per studiare il mercato e trovare soluzioni adeguate: Pmi, provider e consumatori dovrebbero tutte trarne beneficio.

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