La crisi fa a pezzi anche l’arte. Letteralmente. E’ di questi giorni la notizia dello sbriciolamento di alcune parti della Fontana di Trevi. Il celebre monumento romano perde i pezzi a causa dell’incuria e dell’assalto dei turisti. “La dura vita della Fontana di Trevi”, titola El Pais , raccontando in un articolo le quotidiane fatiche di uno degli scorci più famosi di Roma. A cinquant’anni di distanza dal mai dimenticato bagno di Anita Ekberg (e Marcello Mastroianni) ne La dolce vita, la Fontana avrebbe bisogno di restauri sostanziosi: servirebbero subito 200mila euro, secondo le stime. Il crollo di inizio settimana, pochi centimetri finiti in macerie, è “l’ennesimo colpo al patrimonio italiano”, secondo The New York Times , mentre secondo El Mundo è “l’ultimo di una lunga lista di segnali di degrado” del Paese. Dopo Pompei e il Colosseo, è la volta della Fontana di Trevi: “Tagli e crolli”, recita un titolo di The Guardian in cui si critica la politica di conservazione dei beni culturali italiani. Servono più soldi e maggiore attenzione: nel frattempo, “La Fontana di Trevi si sgretola”, come ricorda il Daily Telegraph , facendo un parallelo nemmeno troppo azzardato tra lo stato del Paese e quello delle sue opere d’arte.
La dura vita della Fontana di Trevi (El Pais)

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration