Monna Lisa rimane a Parigi, cosi è stato deciso dal presidente Macron dopo una visita personale al museo parigino. Tuttavia verrà collocata in una stanza interamente dedicata a lei per proteggerla e per permettere ai fruitori del museo di fare una visita più consapevole.
Questa decisione è stata presa a seguito di una lettera che la direttrice del Museo Laurence Des Cars ha scritto il 13 gennaio alla Ministra della cultura Rachida Dati. Una lettera che doveva rimane riservata e che invece è stata pubblicata dal quotidiano francese Le Parisien.
Nella nota la direttrice denuncia in modo chiaro e diretto la situazione di degrado in cui si trovano alcune zone del museo. Stanze in cui entra la pioggia o dove fa molto caldo mettendo a rischio anche la conservazione delle opere. In merito a Monna Lisa, attualmente posizionata nella Sala degli Stati, una delle più grandi la preoccupazione riguarda il sovraffollamento. «A parere di tutti» scrive la direttrice nella nota riservata- la presentazione della Gioconda nella Sala degli Stati va ripensata. Il capolavoro di Leonardo è un’opera che appartiene al mondo intero. Elevata allo statuto di icona, Monna Lisa esercita un fascino immutato nel corso dei decenni. In conseguenza di questo entusiasmo popolare, il pubblico affluisce numeroso nella Sala degli Stati senza che gli vengano date le chiavi di comprensione dell’opera e dell’artista; c’è da chiedersi se in questo modo venga rispettata la missione di servizio pubblico del museo».
Un’affermazione coraggiosa che rimette al centro l’opera e la vocazione dei musei. Una posizione per nulla scontata che ridà valore all’esperienza artistica in un periodo storico dopo spesso i numeri fanno da padroni e dove conta di più l”’instagrammata” che l’opera d’arte in sè e quello che può suscitare.
A questo punto tra lo sdegno dell’opinione pubblica sulle condizioni di uno dei più importanti musei d’Europa la Lombardia si candida, offrendosi di ospitare la Gioconda alla Pinacoteca di Brera finche il Louvre non avrà trovato una collocazione migliore. Nessuna rivendicazione, rassicura subito l’assessora alla Cultura Francesca Caruso, ma una semplice disponibilità a ospitare il capolavoro di Leonardo magari durante il periodo di Cortina 2026, cosi da permettere ai numerosi visitatori di ammirare anche questa opera di Leonardo insieme alle altre presenti su territorio meneghino.
Ben presto però sono arrivate le rassicurazioni di Macron: il Louvre verrà risistemato la Gioconda spostata in una sala dedicata con un biglietto dedicato, così da permettere ai visitatori un’esperienza meno frenetica e più attenta.
di Sara Giudice