La Grande bellezza su Canale 5 il prossimo 4 marzo? Così pare da annunciata programmazione del palinsesto, ma gli esercenti non ci stanno. E all’unisono le varie associazioni Anec, Anem, Fice e Acec si oppongono pubblicamente a questa decisione editoriale di Fininvest , che potrebbe “ penalizzare l’ulteriore sfruttamento dell’opera all’interno della filiera audiovisiva”. Perché mandare in onda in chiaro un film che è tuttora nelle sale dove sta ancora attirando pubblico? Analizzando i dati Cinetel, il film di Paolo Sorrentino alla vigilia dell’Oscar, è ancora programmato in 14 schermi italiani dove nel weekend 20-23 febbraio ha incassato 16.307 euro piazzandosi al 23° posto nella classifica dei migliori incassi. L’effetto pre o post Oscar potrebbe senza dubbio trainare ancora pubblico nei cinema, benché il film sia già disponibile in home video dalla fine di ottobre e sia passato lo scorso gennaio in streaming sula piattaforma a pagamento Infinity . Nessuno mette in dubbio che a due giorni dalla notte degli Oscar, la programmazione free de La Grande bellezza potrà fare “ il botto” , ma tale “ indubbio valore promozionale per la serata televisiva – s piega Lionello Cerri, presidente dell’Anec – rischia tuttavia di tradursi in una forte attenuazione del potenziale cinematografico, e non solo, del film, oltre a stravolgere la prassi che vede approdare alla tv generalista un’opera cinematografica a circa 24 mesi dalla prima uscita in sala, dopo lo sfruttamento in home video, in video on demand, pay per view e pay tv”.
La Grande bellezza su Canale 5, ed è polemica

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