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La polizia indaga, Marco Giusti si ingegna

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di Giorgio Bellocci Stracult – (A casa) di Marco Giusti … il marchio del poliedrico giornalista e autore televisivo sull’interessante rotocalco dedicato al cinema non convenzionale (dai b-movies alle opere degli sperimentatori più oscuri) viene reso ancora più netto dal titolo! Giunto alla sua undicesima edizione, il programma ha trovato collocazione nella seconda serata del lunedì di Raidue e una nuova ambientazione a casa di Giusti.   E qui emerge l’unico lato debole della proposta: il nostro è timido e non ha tanta voglia di apparire in primo piano; dunque si limita a qualche domanda agli ospiti (quesiti sempre intelligenti, va detto) e lascia la conduzione a Paolo Ruffini. A quest’ultimo auguro tutto il bene possibile per la carriera di attore, ma nel contesto in oggetto stona assai per completa mancanza di appeal nella guida del rotocalco.   I momenti più stimolanti vanno ricercati nelle interviste, sia quelle registrate in esterna, sia quelle agli ospiti… nel tinello di casa Giusti! Quest’ultimo è grande per l’approccio naturale e tutt’altro che snob al mondo del cinema. Obiettivamente molti dei film che lui sublima sono stati e sempre saranno inguardabili: penso alle opere trash degli anni 70, italiane o straniere che siano.   Ma se inviti i giovani registi di recenti film come A.C.A.B. e Diaz , e stimoli una riflessione su come il genere poliziesco degli anni 70 (con tutti i suoi limiti) possa avere in qualche modo influenzato queste nuove opere, hai altissime probabilità di affascinare lo spettatore. Lunga vita al cine-entusiasta Marco Giusti!

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