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La pubblicità in affanno a inizio 2014

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La fase di decrescita del mercato pubblicitario italiano non è ancora terminata , anche se nel primo trimestre dell’anno è proseguito il trend di riduzione delle perdite, sempre più vicino alla soglia zero, secondo i dati Nielsen. Segnali di ripresa soprattutto in ambito televisivo, radio e internet. La tv ha chiuso il periodo invernale con un balzo in avanti del 2% negli investimenti. Nel solo mese di marzo, il risultato è stato del +5,1% e fa ben sperare per il trimestre in corso. Bene anche la radio , che ha chiuso la prima parte del 2014 con un +6,3% . In altaleno il web : se nel trimestre ha registrato un deludente -2,7% , la tendenza del solo mese di marzo è stata invece del +3%, con una prospettiva meno buia soprattutto grazie alle potenzialità dell’advetising sulle piattaforme mobili. Chi invece non sembra nemmeno avvicinarsi a una nuova fase di crescita è la  stampa, che ha perso il 15,7% degli investimenti sui quotidiani e il 14,6% di quelli sui periodici , con numeri negativi anche a fine periodo. Il ritorno in positivo richiederà ancora qualche tempo e, quasi sicuramente, non riguarderà l’editoria, malato cronico del sistema pubblicitario.

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