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La riforma di Obama passa dalla tv

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Uno degli snodi cardine del mandato di Barack Obama è quello della riforma sanitaria, che il Presidente americano verrebbe almeno in parte statalizzare. Non sarà semplice vincere le riluttanze dei membri del Partito Repubblicano, e di molti cittadini statunitensi, che vedono ogni intervento pubblico diretto nell’economia e nella vita sociale del paese come un avamposto socialista. Così, Obama ha scelto la televisione per diffondere il suo progetto di sanità (semi)pubblica e per costruire attorno a esso un consenso e un’immagine personale sempre più solida. L’impegno del Presidente, nell’ultimo fine settimana, ha raggiunto il suo culmine: cinque eventi tv differenti nella sola giornata di ieri, e la prevista partecipazione al David Letterman Show questa sera. Costi e servizi previsti dalla riforma sanitaria saranno di nuovo al centro dell’intervento di Obama in uno dei talk show più popolari degli Stati Uniti . Le apparizioni domenicali sulle reti Abc, Cbs, Nbc, Cnn e sul canale in lingua spagnola Univision, hanno garantito a Obama una diffusione massiccia del progetto, permettendogli di sfruttare un canale diretto di comunicazione con i telespettatori americani, sfruttando l’occasione per respingere le accuse degli scettici e ribadendo che le tasse non cresceranno, se non minimamente,qualora la riforma dovesse essere approvata. Il blitz mediatico del Presidente ha obiettivi precisi: oltre alla cittadinanza, c’è da convincere la commissione finanza del Senato, che martedì comincerà a votare su una proposta di riforma da 856 miliardi di dollari. Il futuro della legge sul sistema sanitario appare incerto, e una debacle potrebbe segnare negativamente tutto il mandato, indebolendo la figura di Obama.

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