Site icon Telepress

La rivolta degli indipendenti della musica contro le radio

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

Il 21 giugno, giorno della Festa Europea della Musica, più di 100 produttori discografici indipendenti sciopereranno contro i network radiofonici e tv che non danno più spazio alle produzioni indipendenti . All’iniziativa, promossa dall’AudiCoop e dal Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti), ha risposto Dario Giovannini, dell’etichetta indipendente Carosello Records, indicando il Music Control, il monitoraggio dei brani che passano in radio, come responsabile dell’appiattimento della programmazione. Giovannini, riferendosi all’iniziativa di boicottaggio annunciata dal presidente di Audiocoop Giordano Sangiorgi, sostiene che il problema della mancanza di una promozione e di un sostegno delle nuove leve della musica italiana “va risolto a livello legislativo, varando una legge sulla musica ad hoc che garantisca non tanto percentuali di musica italiana, visto che ci sono già alcune radio che lo fanno (Lattemiele, Solomusicaitaliana, Radio Cuore e Radio Italia)”. Giovannini è convinto che siano quattro multinazionali, Universal, Sony-Bmg, Warner ed Emi, a monopolizzare lo share , in una percentuale di oltre l’80%. “Senza il Music Control le radio farebbero una scelta più autonoma, sarebbero meno vincolate a suonare qualcosa che è già suonato dagli altri. La maggior parte delle radio, quando ascoltano un disco – spiega – la prima domanda che fanno è che posizione ha nel Music Control. Solitamente viene preso in considerazione il brano dalla cinquantesima posizione in su. Altrimenti, ti dicono ‘aspettiamo, vediamo che succede’. E se il disco non risale, lo levano dalla programmazione”. Sangiorgi spiega che il boicottaggio dei grandi network sarà fatto “affinché le radio si sgancino da questo tipo di meccanismo, che è obsoleto. Noi invitiamo il 21 giugno a non ascoltare le radio che aderiscono a questi meccanismi di monitoraggio. Bisogna trovarne altri, come accade per l’Auditel, che ora indica anche le tv satellitari”. Oltre allo sciopero radio, all’assemblea nazionale AudioCoop che si è svolta nei giorni scorsi a Bologna, si è parlato della necessità di una forte presenza delle produzioni musicali indipendenti all’estero, di procedere con il lavoro del Tavolo della Musica, che con il Governo sta ottenendo importanti risultati e che ha consegnato da poco le integrazioni al testo per la Legge per la Musica.

Exit mobile version