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La spending review si abbatte sulla Rai

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Tempo di tagli in casa Rai. La revisione dei conti allo studio del governo Renzi prevede la riduzione delle sedi della tv pubblica : i centri regionali contano 13mila dipendenti e 30mila consulenti, che dovranno essere drasticamente ridotti, nonostante le proteste del sindacato dei giornalisti, Usigrai. L’obiettivo, in prospettiva, è di ridurre ulteriormente i costi gestionali e chiudere il 2014 in utile , dopo anni di bilanci in rosso. Nel 2012 il deficit Rai sfiorò i 250 milioni di euro, mentre per il 2013 ci si attende una perdita di 30 milioni. Andranno rivisti anche gli stipendi dei dipendenti più in vista, dirigenti inclusi: su 232 quadri, 42 guadagnano più di 200mila euro lordi l’anno, mentre i rimanenti 190 hanno stipendi compresi tra i 200 e i 100mila euro. La prime mossa dovrebbe riguardare le direzioni, ridotte da 44 a 29  secondo una risoluzione già approvata dal cda, mentre tra le novità ci dovrebbe essere un nuovo canale di comunicazione istituzionale, dedicato ai lavori parlamentari. Tutta la struttura, infine, sarà riorganizzata secondo cinque grandi aree. Con un occhio costante al portafogli e al bilancio di fine anno.

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