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La trota mediterranea ripopola i fiumi del Molise

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I fiumi Volturno e Biferno sono stati ripopolati nei giorni scorsi con nuovi esemplari di trota mediterranea, specie vulnerabile in Europa e a rischio d’estinzione in Italia.

Si chiama “Life Nat.Sal.Mo” ed è il progetto europeo coordinato dalla docente dell’Università del Molise, Nicolaia Iaffaldano, che ha l’obiettivo di recuperare e conservare la trota mediterranea (Salmo cettii) attraverso tecniche innovative di selezione e riproduzione della specie, il recupero degli habitat e la tutela della natura nei due bacini idrografici molisani. 

Nei giorni scorsi è iniziata, nei fiumi Volturno e Biferno, la semina di 200 mila uova prossime alla schiusa prodotte a partire da riproduttori selvatici e fecondate con il seme stoccato presso il Dipartimento Agricoltura Ambiente e Alimenti dell’Università del Molise, nella prima criobanca di trota mediterranea in Europa. Il recupero genetico della specie è avvenuto attraverso un innovativo protocollo per il congelamento del seme. Dopo due anni di studio dei corsi d’acqua sono stati individuati i luoghi più adatti alla riproduzione delle trote e sono state posizionate delle gabbie in cui sono stati catturati gli esemplari per poterli selezionare geneticamente e marcarli. Ai maschi è stato prelevato il seme che, dopo essere stato analizzato, è stato sottoposto a crioconservazione. Successivamente, i ricercatori hanno deposto le uova fecondate nei nidi artificiali, creati con pietre e ciottoli di fiume in siti idonei alla vita delle trote: in questo modo sono stati limitati i fattori di rischio fino alla schiusa, e sono nati individui più forti e con un patrimonio genetico idoneo. La criobanca con il suo protocollo per il congelamento del seme è un modello esportabile ovunque ci siano specie a rischio.

Un modo per tutelare le acqua interne del Molise e preservare una specie che in Italia rischia l’estinzione. “La costruzione dei nidi sta avvenendo con il supporto e l’aiuto delle associazioni di pescatori locali che aderiscono al progetto e che ne condividono gli obiettivi di salvaguardia e tutela della naturalità degli ecosistemi fluviali. – afferma Nicolaia Iaffaldano, Project Manager Life Nat.Sal.Mo dell’Università del MoliseLe associazioni coinvolte stanno aumentando di anno in anno e le attività di semina si estenderanno fino alle prime settimane della primavera. Alla fine di questa stagione avremo ripopolato i fiumi molisani con circa 200mila uova della specie nativa”.

Per supportare il progetto, le associazioni di pescatori che controllano i tratti fluviali “No kill” – aree disciplinate dalla Regione Molise per tutelare, proteggere e incrementare il patrimonio ittico – hanno deciso di rimandare l’apertura della pesca di quattro/sei settimane. Questo permetterà alla specie di terminare il proprio ciclo riproduttivo senza disturbo e la tutelerà nel periodo più vulnerabile.

Fonte foto: www.greenproject.info

 

di Antonietta Vitagliano

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