Il Festival di Cannes 2013 ha trovato in La vie d’Adele il film perfetto per la Palma d’Oro : la tenera storia di amore lesbico del regista tunisino Abdellatif Kechiche ha convinto la giuria, dopo aver commosso il pubblico in sala. Gran protagonista della Croisette, nel week-end finale, è stato il cineasta messicano Amat Escalante, che ha ricevuto il premio come miglior regista per Heli , battendo i fratelli Coen, che con Inside Llewyn Davi s hanno comunque raccolto il Gran Premio festival di Cannes. Il cambogiano L’immagine mancante ha invece conquistato la sezione Un certain regard. Tra gli attori c’è stato il trionfo del veterano di Holllywood Bruce Dern , per l’interpretazione in Nebraska di Alexander Payne, e di Berenice Bejo , protagonista di Le Passe di Asghar Farhadi. Paolo Sorrentino è rimasto a bocca asciutta , con il suo La grande bellezza , ma in un festival quanto mai vario, multietnico e intenso, era difficile immaginare che la decadente rappresentazione della Roma contemporanea potesse colpire davvero i giudici. L’Italia ha potuto comunque contare sul cortometraggio di Adriano Valerio, che ha ricevuto la menzione speciale.
La vie d’Adele abbraccia la Palma d’Oro

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