Con l’Unione Europea sempre più attenta e desiderosa di disciplinare il tema della privacy online negli Stati membri, la cosa migliore è iniziare ad auto regolamentarsi . Va in questo senso l’iniziativa de O nline Behavioural Advertising, promosso da Iab Europe e sostenuto da tutte le principali associazioni di soggetti che traggono beneficio dalle inserzioni personalizzate, quelle basate sulle abitudini di navigazione degli utenti, quindi non solo pubblicitari, ma anche editori e imprenditori del web. “ L’idea di un quadro di autoregolamentazione – spiega Fabiano Lazzarini, general manager di Iab Italia – è nata nel 2009: all’epoca Iab Europe aveva intuito che era il momento di iniziare a occuparsi del tema della privacy, che sarebbe presto diventato centrale. Era quindi meglio farsi avanti in modo propositivo che limitarsi a subire gli accadimenti. Non è che noi vogliamo che non ci siano regole, ma vorremmo che quelle che vengono effettivamente approvate fossero tecnicamente applicabili e tengano conto della realtà di internet” . Per fare chiarezza, agli annunci pubblicitari degli aderenti al framework verrà aggiunta un’icona recante la dicitura “ Ad Choices ”: cliccandoci sopra si avrà accesso a una spiegazione dettagliata sulla gestione dei dati personali operata dal concessionario di advertising, e alla possibilità di effettuare l’opt-out, ovvero impedire agli inserzionisti di inserire nel computer del navigatore dei cookie che monitorano il suo comportamento online. Informazioni e strumenti che saranno raccolti anche su un sito dedicato.
L’autoregolamentazione della pubblicità online

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