Site icon Telepress

LE NEWS GUARDANO AL FUTURO

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration

Internet conferma la sua centralità nel cercare le notizie e ottenerle con rapidità e completezza.Durante il convegno organizzato dall’Ansa con RaiNet dal titolo “L’informazione nell’era multimediale: scenari e nuove tendenze” tenutosi il 26 gennaio a Milano, l’amministratore delegato dell’Ansa, Mario Rosso, ha introdotto i temi trattati da una considerazione sui quotidiani italiani che ha descritto come “un mondo che minaccia di franare, con dati di diffusione attestati sui 5,8 milioni di pezzi, gli stessi da 40 anni”. E le ricerche presentate durante l’incontro confermano un’inesorabile migrazione dalla carta stampata ai nuovi media.Adam Daum, vice presidente ricerche Gartner, ha tracciato una fotografia dello scenario globale dei prossimi cinque anni. I media tradizionali si dovranno adattare a un nuovo concetto di fruizione delle notizie, avantaggiato dalla sempre crescente diffusione di mezzi più rapidi e di nuove esigenze. Si dovrà quindi puntare proprio sulle nuove tecnologie per la produzione, la gestione e la distribuzione di contenuti multimediali.I dati dimostrano come internet diventerà più importante della carta stampata (con una penetrazione del 45% degli adulti consumatori abituali di notizie attraverso i vari canali, contro il 36% dei giornali) e di pari importanza rispetto alla tv (43%), mentre la radio manterrà una posizione preminente (il 57%). Il 17% degli adulti accederanno alle notizie attraverso dispositivi mobili. In questa evoluzione, anche il formato delle notizie si modificherà a favore dei testi brevi (dall’attuale 22% al 26%) e del video (dal 13% al 16%) a scapito del testo lungo (dal 42% al 35%), mentre le immagini manterranno la loro quota del 23%.Enrico Menduni, docente all’Università Roma 3, ha presentato una ricerca dell’Isimm più incentrata sul rapporto attuale tra gli italiani, l’informazione e i nuovi media. Menduni ha sottolineato come ”internet si presenti attualmente come largamente complementare agli altri media’”, ma ha messo in guardia sulle posizioni che potrà rubare loro nel tempo. Menduni ha poi indicato quella che è l’unica strada per sopravvivere per i giornali: ”puntare sui commenti e l’analisi”.La ricerca Ismm evidenzia come il cambiamento maggiore riguarderà proprio internet. Da una funzione di complementarietà con gli altri media, la rete tenderà sempre di più a sostituire i tradizionali mezzi di informazione. La tv attualmente resta regina incontrastata come canale di accesso alle notizie, con il 98% degli italiani che la usano per informarsi quotidianamente o saltuariamente. E mentre l’utilizzo dei quotidiani è al momento stabile all’83%, cresce invece l’amore per la free press: il 51% la legge, anche se per la maggior parte occasionalmente. Resta alta la penetrazione della radio con il 75% dei consensi. L’informazione online (internet, mobile) interessa segmenti significativi e in crescita, anche se non ha ancora raggiunto massa critica: il 43% degli intervistati afferma di usare internet per la consultazione di news. L’uso del cellulare è ancora contenuto (9%), anche se si avverte una crescita di interesse (il 31% prevede di utilizzarlo di più nel futuro). Comincia a conquistare una sua fetta anche la televisione outdoor, cioé gli schermi piazzati fuori dalle mura domestiche, nei tram, negli aeroporti, nei negozi, con il 34% del campione che fa caso a questa forma di informazione.La ricerca entra anche nel dettaglio di un’analisi delle modalità di fruizione delle notizie sul web da cui risulta che solo il 27% di chi consulta le news su internet lo fa sui siti di informazione giornalistica legati a testate tradizionali. Il 62% dei casi consulta le notizie attraverso portali generalisti, il 64% attraverso motori di ricerca e il 18% cerca di rintracciare direttamente la fonte delle news.Nella scelta della fonte delle notizie pesa più l’abitudine alla visita al sito abituale di riferimento (63%) piuttosto che l’autorevolezza della fonte (18%) e la conoscenza della testata (12%). Le tipologie di notizie più ricercate sono quelle dell’ultima ora (54%), il tempo libero e spettacoli (50%) e la cronaca locale (36%). Il 15% sceglie approfondimenti con video e audio, il 9% consulta abitualmente o occasionalmente blog per accedere a opinioni non ufficiali, il 19% partecipa in modo attivo a discussioni (es. forum, blog). E’ alta la soddisfazione per le notizie via internet (82% abbastanza, 13% molto), mentre è bassa la propensione al pagamento anche per servizi personalizzati (7%). La fruizione dell’informazione su internet tende ad allontanarsi da una modalità broadcast, tuttavia ancora prevalente, verso forme più personalizzate. Se internet è il futuro, attualmente tuttavia solo il 50% degli italiani possiede un personal computer, quota ben più bassa rispetto all’80% di coloro che possiedono un telefono cellulare.Lo spostamento verso servizi di informazione on-demand e personalizzati richiederà un’alta specializzazione ai diversi produttori e distributori delle news, il cui successo si baserà sulla capacità di sviluppare competenze, tecnologie e alleanze per supportare strategie d’offerta multicanale. La maggiore specializzazione dei contenuti permetterà agli editori di fornire informazioni a più alto valore aggiunto e pubblicità personalizzata. Favorirà inoltre la giustificazione di modelli di business di tipo subscription per la fruizione di contenuti informativi personalizzati.Questo fenomeno inciderà anche nell’evoluzione dell’advertising, come indicato anche da Maurizio Sala, vicepresidente Armando Testa Group, che intravede in quest’evoluzione dei media e del loro utilizzo una grande opportunità per gli investitori e un ulteriore stimolo per le agenzie creative.• Silvia Capotorto

Exit mobile version