Duecento televisioni locali a rischio, sacrificate sull’altare della banda larga. Migliaia di collaboratori e di aziende dell’indotto che potrebbero rimanere senza lavoro. L’allarme arriva dal Coordinamento Associazioni RadioTv; nel mirino l’ operazione di vendita delle frequenze per la banda larga voluta dal ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani. Quelle frequenze, afferma l’associazione delle emittenti locali, sono “legittimamente occupate dalle tv locali”. Dal ricavo delle vendita all’asta (si stimano 2,4 miliardi di euro) è previsto un risarcimento del 10% per le emittenti local i, ma non lo ritengono sufficiente: “ Le libertà costituzionali del diritto d’informazione e d’impresa delle tv locali non sono in vendita – afferma il sindacato – pertanto il Cartv presenterà al Capo dello Stato un appello per rendere incostituzionale il provvedimento del Governo ” Le emittenti locali ne fanno anche un problema di libertà: “ Guarda caso – scrive il portavoce Cartv -, l’esproprio va a riguardare quelle emittenti che storicamente con le loro trasmissioni a livello locale rappresentano un baluardo dell’informazione sul territorio trascurata dalla grande emittenza”
Le tv locali sacrificate per la banda larga

Abstract futuristic world & technology business background and space for text, vector illustration